Referendum, Prodi dice Sì ma ai bookmaker non basta


Il No alle riforme del Governo resta sempre favorito sulle lavagne estere

Prodi si è schierato a favore del Sì
Prodi si è schierato a favore del Sì

ROMA – Il conto alla rovescia per il referendum sulle riforme costituzionali di domenica 4 Dicembre è ormai iniziato. A poche ore dal voto sulle riforme varate dal Governo Renzi la campagna elettorale è ormai agli sgoccioli.

Fronte del Sì e fronte del No non si stanno risparmiando in queste ultime battute e gli endorsement o le stroncature della riforma arrivano a pioggia.

L’ultimo, in ordine temporale, è quello di Romano Prodi che ha sciolto le riserve e detto che sosterrà la riforma voluta dal Governo. «Sento il dovere di rendere pubblico il mio Sì» ha detto il padre fondatore dell’Ulivo.

«Sa che non è perfetta, ma voterà Sì riconoscendo che c’è un’esigenza per il Paese», ha commentato il premier Renzi.

Il supporto di Prodi all’Esecutivo non sposta però di troppo gli equilibri sulle lavagne dei bookmaker internazionali.

La quota della vittoria del “No”, riferisce Agipronews, sale da 1,25 a 1,29. Al contrario scende la vittoria del “Sì”, che da 3,75 ora all’estero si gioca a 3,50.

Domenica, a urne chiuse, si saprà se l’endorsement di Prodi avrà portato benefici ai sostenitori del “Sì”.

Come sottolineato anche ieri, intanto, la tendenza che si registra nel mondo delle scommesse sull’esito del referendum è abbastanza chiara. In Italia non è possibile puntare sugli eventi politici ma in Inghilterra, patria dei bookie, gli scommettitori hanno puntato forte sul No.

Il 60% è convinto che gli italiani bocceranno il pacchetto di riforme del Governo. Nonostante i recenti casi (Brexit e Trump) che hanno visto stravolti i pronostici della vigilia le giocate vanno dunque tutte in una direzione. La quota piuttosto alta della vittoria del “Sì”, nonostante Prodi, è inoltre sintomatica.