Nelle scuole primarie almeno due ore di sport


Lo prevede il nuovo protocollo triennale firmato da Ministero dell’Istruzione e Coni

Nelle scuole primarie almeno due ore di sport
Nelle scuole primarie almeno due ore di sport

ROMA – Il Ministero dell’Istruzione e il Coni hanno firmato il rinnovo del protocollo d’intesa per l’attività sportiva nelle scuole primarie. L’intesa triennale siglata oggi ha l’obiettivo di promuovere, a livello nazionale, l’educazione alla pratica sportiva nella scuola.

L’accordo vuole anche indirizzare gli studenti verso corretti stili di vita per contrastare la dispersione scolastica e ogni forma di violenza e di bullismo. L’educazione fisica nelle scuole primarie arriverà ad almeno due ore a settimana, come ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Ciò grazie anche al potenziamento del progetto nazionale “Sport di classe”, avviato nel 2014/2015.

Lo stanziamento ammonta a 60 milioni di euro, previsti dai fondi del Programma Operativo Nazionale 2014/2020. Finora sono state 7mila le primarie coinvolte per un totale di 60mila classi e 1,2 milioni di alunni. Le scuole primarie avranno a disposizione un portale unico dello sport a scuola. Coni e Miur collaboreranno inoltre per

sostenere gli studenti atleti di alto livello nella scuola secondaria di II grado e all’Università. «Si parte dal potenziamento dell’educazione fisica nelle scuole primarie non solo per scoprire i campioni, quelli che vincono le Olimpiadi o salgono sul podio» ha detto il ministro Giannini.

«Questo protocollo ci permette di vedere nell’arco di un biennio raggiunto il nostro obiettivo. Che tutte le scuole primarie, che ospitano bambini da 6 a 11 anni, abbiano almeno due ore di attività fisica nella loro agenda» ha aggiunto.

«Questa opportunità avvia un percorso che per qualcuno sarà diventare un grande talento, per altri quello di fare dello sport» ha concluso.

«Il nostro obiettivo era che tutte le classi delle primarie potessero fare almeno due o tre ore a settimana di sport» ha sottolineato Malagò.

«Siamo ancora lontani dal sistema anglosassone ma stiamo facendo un grandissimo passo. Penso a due grandi atleti: Federica Pellegrini e Pietro Mennea. Federica è stata scoperta dal nostro mondo, l’associazionismo sportivo. Il caso di Pietro, invece, è completamente l’opposto, con la scuola» ha proseguito.

«Ma quanti Mennea abbiamo rischiato di aver perso in questi anni e quanti ne possiamo recuperare? Non abbiamo la presunzione di sostituire con il concetto delle due ore alle primarie la figura dell’insegnante di educazione fisica, ma aumentare l’orario dà ancora più valore all’aspetto culturale dello sport» ha concluso Malagò.