Referendum: il Codacons si schiera per il No


Meno sette al voto: l’associazione dei consumatori scioglie le riserve

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi

ROMA – A una settimana esatta dal referendum sulle riforme costituzionali il Codacons scioglie le sue riserve e si schiera dalla parte del No.

Finora l’associazione dei consumatori non aveva espresso alcuna intenzione di voto in vista della consultazione popolare del 4 Dicembre. Oggi però è stata comunicata la scelta, definitiva, sul prossimo referendum.

La decisione del Codacons, come spiega l’associazione del presidente Carlo Rienzi, è arrivata «dopo un attento dibattito tra avvocati e giuristi». Il confronto è servito ad approfondire le conseguenze per i cittadini derivanti dalla riforma costituzionale.

«La nostra non è una posizione politica o antigovernativa» sottolinea il presidente, Carlo Rienzi.

«Ci siamo limitati ad analizzare i fatti e le novità apportate dalle modifiche alla Costituzione, e alcuni aspetti appaiono decisamente critici» prosegue.

Nel mirino del Codacons c’è soprattutto l’Italicum, la nuova legge elettorale.

«Finisce per dare al Presidente del Consiglio e al solo partito che dovesse conseguire più voti la possibilità di nominare i componenti degli organi di garanzia, quelli che devono tutelare anche le minoranze» spiega.

«Le nomine di organi quali Presidente della Repubblica, ma anche autorità indipendenti come Agcom, Antitrust, Consob e Autorità per l’energia elettrica ed il gas, diverranno espressione esclusiva del partito che vincerà le elezioni. Ciò non potrà non avere ripercussioni sui compiti propri di tali organismi, che come noto devono garantire imparzialità ai cittadini e totale indipendenza dai partiti» afferma Rienzi.

«Solo una modifica della legge elettorale prima del voto del 4 dicembre potrebbe indurre a votare “Sì” al referendum. Per tali motivi il Codacons, nell’esclusivo interesse di utenti e consumatori, si schiera per il no al prossimo referendum costituzionale» conclude l’associazione.

L’analisi della riforma effettuata dal Codacons è disponibile a questo link.