Sisma Centro Italia: sfollati sotto quota ventimila


Gli ultimi dati della Protezione Civile. Stamani altra scossa di magnitudo 3.2 a Sellano

In Umbria sono scesi a 3680 gli sfollati
In Umbria sono scesi a 3680 gli sfollati

ROMA – In attesa dell’arrivo dei primi container, previsto per dicembre, nelle zone del Centro Italia colpite dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto scende ancora il numero degli sfollati.

Mentre la terra continua a tremare (l’ultima scossa di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 05:34 di stamani con epicentro a Sellano, in provincia di Perugia) sono circa 18.800 le persone assistite.

In particolare, come fa sapere la Protezione Civile, sono 6.400 gli sfollati assistiti in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc nel proprio comune.

Più di 9.300 persone sono accolte nelle strutture alberghiere lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno e 2.750 in strutture ricettive distribuite sul territorio.

Restano, infine, assistite in tenda quasi 400 persone, una ventina nella regione Lazio e i restanti in Umbria.

Il numero di sfollati più elevato si registra ancora nelle Marche dove sono oltre 13.560 gli assistiti. Più di 4.400 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 1.490 in strutture ricettive sul territorio e oltre 7.660 negli alberghi della costa.

In Umbria gli sfollati sono più di 3.680. Di questi, 1.680 sono in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Quasi 450 in strutture ricettive sul territorio. Oltre 1.170 negli alberghi individuati in altre aree nella stessa Regione e sul lago Trasimeno e circa 380 assistiti in tenda.

Per quanto riguarda, invece, il Lazio gli assistiti sono poco più di 670. Quasi 60 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Quasi 120 in strutture ricettive sul territorio e quasi 20 in tenda. Le restanti persone hanno scelto di trasferirsi fuori regione: più di 480 negli alberghi della costa adriatica.

Infine in Abruzzo gli sfollati sono poco più di 950. Circa 260 sono ospitati in strutture di prima accoglienza nel territorio comunale e poco meno di 700 in altre strutture ricettive.