Referendum, gli inglesi scommettono sul No


Tra i bookmaker d’Oltremanica crolla la quota della bocciatura delle riforme

Per i bookmaker l’orientamento è chiaro con la vittoria del “No” al referendum
Per i bookmaker l’orientamento è chiaro con la vittoria del “No” al referendum

ROMA – La campagna elettorale in vista del referendum sulle riforme costituzionali del prossimo 4 dicembre è entrata nel vivo.

A meno di due settimane dal voto la “battaglia” tra il fronte del Sì al referendum e quello del No sta assumendo toni sempre più accesi.

Gli aspri scontri verbali tra il premier Matteo Renzi e il leader del Movimento 5 stelle, ne sono una dimostrazione.

Ma se nel nostro Paese l’approvazione delle riforme costituzionali resta in bilico, in Gran Bretagna i bookmaker hanno pochi dubbi sul risultato del referendum.

Nella patria delle scommesse, nonostante i piedi di piombo che imporrebbero i casi di pronostici stravolti nel 2016, il No è in netto vantaggio.

Incuranti dei clamorosi flop incassati con la Brexit e l’exploit di Trump alle presidenziali Usa, Oltremanica puntano forte sulla bocciatura delle riforme.

I bookmaker britannici, analogamente alle indicazioni provenienti dagli ultimi sondaggi pubblicati in Italia prima dello stop sancito dall’Agcom, sono convinti della vittoria del No.

Una tendenza che non si inverte con il passare dei giorni e l’avvicinarsi del referendum.

Per i quotisti di Ladbrokes.com, come riporta Agipronews, la vittoria dei contrari alla riforma del Governo Renzi è a 1,29Il successo del Sì si gioca invece a 3,50.

Per farsi un’idea, nei giorni precedenti il voto americano la vittoria di Hillary Clinton si giocava a 1,15 mentre quella di Trump era in lavagna a 4,40.

Una tendenza da tenere in considerazione perché l’occhio dei bookmaker è solitamente clinico. Come detto, però, ci sono due recenti ed eclatanti eccezioni nelle scommesse sugli avvenimenti politici.

Il “remain” del Regno Unito nell’Unione Europea è stato strafavorito fino all’ultimo, così come l’elezione al soglio presidenziale di Hillary Clinton. Non c’è due senza tre, sperano dalle parti del Sì al referendum.