“Io ci sono” racconta il dramma di Lucia Annibali


Stasera su Rai1, Cristiana Capotondi interpreta l’avvocatessa sfregiata dall’acido

Lucia Annibali e Cristiana Capotondi
Lucia Annibali e Cristiana Capotondi

ROMA – Un film che accende i riflettori sul femminicidio e sul dramma delle tante donne vittime di un “amore malato”. Cristiana Capotondi è Lucia Annibali, l’avvocatessa  marchigiana  sfregiata in  volto dall’acido   in  un agguato commissionato dall’uomo che aveva lasciato al culmine  di una relazione tormentata. Una cicatrice profonda che solo la dignità e la forza incrollabile di Lucia sono riuscite a rimarginare. Una coproduzione Rai Fiction – Bibi Film Tv, per la regia di Luciano Manuzzi, in onda questa sera alle 21.15 su Rai1.

Tratto  dall’omonimo libro di Lucia Annibali e Giusi Fasano  “Io ci sono – La mia storia di non amore”, il film racconta  la storia vera della giovane e affascinante  avvocatessa di Pesaro vittima di un agguato all’acido che l’ha sfregiata sul viso e nell’animo. Orrenda vendetta commissionata dal suo ex fidanzato e collega Luca Varani incapace di accettare
di essere stato lasciato dalla ragazza che lui considerava  solo “sua”.
La forza  interiore,  il coraggio  e la determinazione  di una donna che nella tragedia ha avuto la capacità  di rialzarsi e trasformare la sofferenza  in voglia di vivere e sete di giustizia.
Cristiana Capotondi torna su Rai1 protagonista del film che ricostruisce un caso di efferata violenza sulle donne. Uno dei tanti, troppi, che ogni giorno riempiono  d’inchiostro le pagine dei giornali, uno dei pochi  in cui la vittima è riuscita a scampare sia alla morte fisica che a quella morale. Un film contro il femminicidio, ma anche un messaggio di speranza per tutte, la dimostrazione che dalle catene di un “amore malato” ci si può liberare.

“Nessuno può essere rimasto indifferente alla vicenda  di Lucia Annibali – spiega il regista Luciano Manuzzi -. La caratteristica che la rende particolare, ed esemplare, è il coraggio con cui la vittima si è mostrata, col suo volto deturpato, facendo di se stessa
il testimonial  più eloquente  del silenzio che va spezzato. La ringrazio soprattutto per aver sposato con entusiasmo il progetto”.

La trama

La sera del 16 aprile 2013 Lucia Annibali apre la porta del suo appartamento per rientrare a casa. Un  uomo incappucciato la sta aspettando appena oltre la soglia, le lancia addosso del liquido e scappa via. Lucia sente la pelle che brucia e si deforma, pochi attimi e smette  anche di vedere: le hanno tirato addosso  dell’acido. Lucia non ha bisogno di farsi domande  per sapere  chi c’è dietro quel gesto: Luca Varani, un giovane avvocato con il quale aveva avuto una relazione tormentata.  Stanca di bugie, l’aveva lasciato. E questo Luca evidentemente  non poteva perdonarlo. Da quella sera inizia per Lucia un calvario di dolore e di operazioni. Ma accade  anche qualcos’altro, di totalmente  inaspettato. Quel gesto, che nell’idea dell’aggressore doveva annientarla, cancellarla  dal mondo, diventa per Lucia l’occasione di una rinascita.  Ogni cicatrice si trasforma  in un punto di forza. Nella vita della nuova Lucia, più forte, più determinata,  più coraggiosa, bella della sua dignità e del suo orgoglio, non ci sarà mai più spazio per una storia di non amore.