Dieta mediterranea festeggia sei anni da patrimonio dell’umanità


Il 17 Novembre 2010 il prestigioso riconoscimento Unesco. Coldiretti: vola export di prodotti made in Italy

Il 17 Novembre 2010 la dieta mediterranea è diventata patrimonio immateriale dell'umanità
Il 17 Novembre 2010 la dieta mediterranea è diventata patrimonio immateriale dell’umanità

ROMA – La dieta mediterranea festeggia oggi i suoi primi sei anni da “patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.

Era infatti il 17 Novembre 2010 quando l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, le assegnò il prestigioso riconoscimento iscrivendola nella lista.

E il bilancio dell’inserimento della dieta mediterranea nel patrimonio mondiale è più che positivo secondo Coldiretti che parla di un aumento del 36% nel valore delle esportazioni dei prodotti base della dieta mediterranea “made in Italy”.

Dall’olio di oliva (+47%) al vino (+45%), dalla pasta (+28%) alla frutta (+26%), dalle conserve di pomodoro (+14%) agli ortaggi (+9%) sono tanti i prodotti nostrani che hanno conquistato nuovi mercati anche grazie al prestigioso riconoscimento.

Analizzando gli effetti commerciali a sei anni dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco si registrano dunque consistenti aumenti del valore delle vendite all’estero.

Non è un caso se gli Stati Uniti hanno sorpassato l’Italia e conquistato la leadership nella dieta mediterranea con il primato mondiale nei consumi di vino e di conserve di pomodoro, salendo sul podio per quello di olio di oliva, dopo Italia e Spagna.

Per fare un esempio, da patria degli hamburger il mercato americano è diventato anche quello a più forte consumo di vino e con 31 milioni di ettolitri ha sorpassato Francia e Italia, che si attestano rispettivamente sui 27,2 e 20,5 milioni.

Ma non ci sono solo i consumatori statunitensi, sebbene il primo studio sugli effetti della dieta mediterranea appartenga a uno scienziato del Minnesota, Ancel Keys, che visse per 40 anni ad Acciaroli, nel Cilento, a godere dei benefici di questo particolare tipo di alimentazione.

La dieta mediterranea fondata su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito agli italiani di conquistare il record nella longevità. Nell’Unione Europea siamo al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni.