Settore alberghiero: rinnovato CCNL Confindustria


Il nuovo contratto punta su flessibilità e stagionalità: previsto adeguamento salariale di 88 euro

Prima tranche di adeguamento salariale del nuovo CCNL Confindustria in arrivo a Novembre
Prima tranche di adeguamento salariale del nuovo CCNL Confindustria in arrivo a Novembre

ROMA – Arriva l’atteso rinnovo del contratto nazionale di Confindustria per i dipendenti del settore alberghiero e della filiera del turismo grazie alla firma dell’accordo avvenuta a Roma.

A raggiungere l’intesa sul CCNL Industria Turistica sono stati Federturismo Confindustria, Confindustria Alberghi e le sigle sindacali di Filcams, Fisascat e Uiltucs.

«L’accordo, tenendo conto della gravissima crisi che ha attraversato il settore, non prevede “Una Tantum”, ma un adeguamento salariale di 88 euro al livello medio, di cui 6 euro come anticipo sui futuri aumenti contrattuali – in linea con l’inflazione reale registrata nel periodo 2013 2018 – da erogarsi in 3 tranches di cui l’ultima a gennaio 2018» spiega Confindustria in una nota.

«Tenuto conto degli oltre quattro anni durante i quali, a causa della crisi, non sono stati erogati aumenti, le parti hanno convenuto di prevedere una prima tranche da erogarsi già da Novembre» aggiunge l’associazione.

«Inoltre, in considerazione del trend particolarmente negativo, per il comparto “imprese di viaggio e turismo e congressi” si è stabilito di introdurre una diversa decorrenza delle tranches che tiene conto delle specifiche esigenze di tali aziende» prosegue Confindustria.

Da un punto di vista normativo l’accordo infatti, oltre che confermare il concetto di stagionalità in senso ampio, punta su un sistema di “buona flessibilità” innovando e uniformando al “Jobs act” alcuni istituti fondamentali per il settore, come il lavoro a tempo determinato e il contratto di somministrazione a termine, resi anche più fruibili per le aziende.

Inoltre, in linea con i recenti interventi del legislatore in materia di welfare negoziale, sono stati confermati gli istituti dell’elemento di garanzia retributiva, del premio di risultato, oltre al potenziamento dell’assistenza sanitaria integrativa.

«L’accordo, avvenuto in vigenza del testo unico sulla Rappresentanza di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, riprende ed amplia infine alcuni aspetti dell’accordo interconfederale in materia di RSU e diritti sindacali, rimandando ad una successiva fase di stesura la piena armonizzazione del testo contrattuale con l’accordo di sistema» conclude Confindustria.