Formula 1: Hamilton trionfa in Brasile sotto il diluvio


A Interlagos gara condizionata dalla pioggia: secondo Rosberg. Il titolo piloti si assegnerà ad Abu Dhabi

Hamilton e Rosberg in lotta a Interlagos
Hamilton e Rosberg in lotta a Interlagos

ROMA – Lewis Hamilton trionfa in un “pazzo” Gran premio del Brasile e porta la sfida per il Mondiale piloti con il compagno di squadra Nico Rosberg all’ultima gara stagionale.

Si deciderà infatti ad Abu Dhabi, il prossimo 27 Novembre, l’appassionante testa a testa in casa Mercedes con il tedesco avanti di 12 punti sul britannico.

La penultima gara del Mondiale di Formula 1, sul circuito di Interlagos, è stata pesantemente condizionata dalla pioggia che ha costretto la direzione gara a ben due sospensioni con bandiera rossa.

Alla fine Hamilton è riuscito a salire sul gradino più alto del podio davanti a Rosberg e a uno scatenato Max Verstappen, che ha fatto divertire il pubblico brasiliano con una serie entusiasmante di sorpassi che lo hanno portato a risalire fino al terzo posto.

Pomeriggio scuro come il cielo sopra San Paolo per le Ferrari. È durata diciannove giri la corsa di Kimi Raikkonen: terminato il secondo regime di safety car, il pilota finlandese ha perso il controllo della sua monoposto sul rettilineo d’arrivo, urtando violentemente le barriere di protezione. Quinto posto finale invece per Sebastian Vettel, che alla fine se l’è presa ancora una volta con Verstappen per un sorpasso.

«Eravamo fianco a fianco e lui mi ha visto: avevo ancora parte del mio muso davanti, ma lui era più veloce e arrivati in curva mi ha passato. Non è stato un sorpasso difficile, ma non credo sia stato del tutto corretto» ha detto il ferrarista.

«Ovviamente non è stato il giorno perfetto: nella prima parte di gara mi sono girato per colpa dell’aquaplaning, ma non sono stato l’unico. Alla fine credo di aver fatto una bella rimonta: è stato difficile recuperare, ho fatto fatica a superare Sainz. Non so perché ho impiegato molti giri prima di iniziare a sentirmi davvero a mio agio in macchina, ma ormai era troppo tardi» ha aggiunto.