Il succhiotto è diventato un reato


La Cassazione stabilisce che “marchiare” il partner non è consentito dalla legge

succhiotto

ROMA – Lasciare un succhiotto sul collo? Per la Cassazione è violenza sessuale. La sentenza, pronunciata giovedì scorso, parla chiaro: ‘marchiare’ la fidanzata o il fidanzato per far sapere a tutti che è ‘di tua proprietà’ non può essere consentito dalla legge. Per la Corte infatti, spiega il sito di informazione legale ‘La legge per tutti’, “il morso d’amore esprime una carica erotica. Anzi, per di più è un atto che, se non voluto dal soggetto passivo, può esprimere lo scopo di umiliarlo consapevolmente davanti agli altri, costringendolo a mostrare a tutti il segno di un amore segreto”. Un atto simile a quello di ‘marcare il territorio’, insomma, che “esprime un segno di possesso incompatibile con la libertà sessuale delle persone. Ecco perché si tratta di reato”.