Slot in bar, tabacchi e altri esercizi: affare da 18 miliardi


La proposta di taglio del Governo potrebbe incidere anche sugli incassi dell’erario

Il Governo ha proposto un taglio di 130mila slot
Il Governo ha proposto un taglio di 130mila slot

ROMA – La partita è delicata. E ricca. La proposta d’intervento del Governo per la riduzione della rete slot presentata dal sottosegretario Baretta alla Conferenza unificata, prevede un taglio del 30% delle macchine attualmente in funzione.

Misura applicabile su «378mila apparecchi esistenti al 31 luglio 2015» si legge nel documento del Governo.

La traduzione in denaro di questo stop toccherebbe un fatturato di gioco pari a circa 18 miliardi di euro di raccolta. E cioè, il volume di puntate che, secondo le stime di Agipronews, transita per bar, tabaccherie e altri locali secondari (alberghi, ristoranti, circoli privati, edicole etc.) al centro del progetto di taglio, quantificato in circa il 70% dell’intero mercato slot.

Ad oggi appare piuttosto complesso calcolare una proiezione del calo delle giocate e del conseguente mancato introito erariale. Ciò considerando l’effetto “migrazione’”di quei giocatori che, evidentemente, non smetterebbero di giocare, recandosi nei locali nei quali lo stop non avrebbe effetto.

Il 70% delle slot, a regime, garantisce circa 3 miliardi di raccolta erariale. È evidente, però, che il disavanzo sarebbe sensibilmente più basso, considerando, appunto, l’effetto “migratorio” dei giocatori verso altre sale con le slot.