Scienza in lutto: è morto Umberto Veronesi


L’oncologo ed ex ministro aveva 90 anni

Umberto Veronesi è morto all'età di 90 anni
Umberto Veronesi è morto all’età di 90 anni

ROMA – Il mondo della scienza piange la morte di Umberto Veronesi. L’oncologo è morto nella tarda serata di ieri nella sua casa milanese. Da settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate.

Veronesi, che avrebbe compiuto 91 anni il 28 novembre, ha dedicato la sua vita alla lotta ai tumori. Presidente della Fondazione per la ricerca sul cancro che porta il suo nome, è stato anche ministro della Sanità nel secondo governo Amato e senatore del Pd.

«Andate avanti, perché il mondo ha bisogno di scienza e ragione» è il messaggio di ricordo della Fondazione Veronesi.

«Siamo tutti profondamente colpiti da questa dolorosissima perdita. Il Professore non aveva paura della morte, considerandola un evento naturale della vita. Continueremo le attività nate da una mente eccelsa con ancora maggiore determinazione. La stessa determinazione che il Professore è stato capace di trasmetterci giorno dopo giorno» aggiunge la Fondazione.

«Un grande uomo di scienza che ha contribuito in maniera decisiva alla crescita dell’oncologia non solo italiana. Il Professor Umberto Veronesi lascia un’immensa eredità» afferma Carmine Pinto, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).

«Fu uno dei primi a dare importanza alla qualità di vita dei pazienti oncologici, che oggi rappresenta uno dei parametri essenziali per valutare l’efficacia delle terapie. E fu uno dei primi a occuparsi di prevenzione e corretti stili di vita, oggi considerati l’arma fondamentale nella lotta contro il cancro. Il suo contributo è stato decisivo, ci auguriamo di poter raccogliere il suo testimone per continuare le sue battaglie» aggiunge.

«A nome dell’Agenzia Italiana del Farmaco desidero esprimere il più sincero cordoglio per la scomparsa del Professor Umberto Veronesi ed un grazie personale come oncologo e ricercatore» dichiara Mario Melazzini, Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

«Quella di Veronesi è una figura importantissima nella storia della medicina, un pioniere dell’oncologia moderna. Ci lascia un’eredità morale e scientifica molto importante, è stato un protagonista della ricerca, della pratica medica e della vita pubblica del nostro Paese» aggiunge Melazzini.

«L’attenzione al paziente, l’umanizzazione delle terapie, la fiducia nel metodo scientifico e la capacità di guardare sempre al futuro con fiducia e razionalità sono valori che Veronesi ha trasmesso alla comunità scientifica italiana e internazionale e che oggi sono un patrimonio del Sistema Sanitario Nazionale e del mondo della ricerca» conclude.