Marco Giallini da stasera è Rocco Schiavone


Dai best seller di Manzini, la nuova serie tv con protagonista il poliziotto più “scorretto” della letteratura italiana

Il cast
Il cast

ROMA – Interpretato da Marco Giallini, arriva in tv il Vicequestore della Polizia di Stato Rocco Schiavone, protagonista dei romanzi polizieschi di Antonio Manzini e ora della nuova serie proposta in prima visione su Rai2.

“Rocco Schiavone”, una coproduzione Rai Fiction-Cross Production, in collaborazione con Beta, sei prime serate per la regia di Michele Soavi, in onda da questa sera alle 21.20 (seconda puntata venerdì). I sei episodi sono tratti dai romanzi Pista nera, La costola di Adamo, Non è stagione ed Era di Maggio e dai racconti brevi L’anello mancante e Castore e Polluce (tutti editi da Sellerio), fenomeno letterario e di costume che vanta già un nutrito pubblico di appassionati. Per la serie tv Antonio Manzini firma anche il soggetto e, con Maurizio Careddu, la sceneggiatura.

Il Vicequestore Schiavone è un personaggio ruvido

Romano fin nel midollo, si ritrova a dover svolgere le sue funzioni ad Aosta, città nella quale è stato trasferito per motivi disciplinari. Rocco Schiavone è saccente, sarcastico nel senso più romanesco del termine, maleducato, cinico quanto basta; odia il suo lavoro, soprattutto odia Aosta. Però ha talento. E’ un uomo con un senso etico del tutto personale, che raramente coincide con quello che un poliziotto dovrebbe avere. È sboccato, violento e le sue azioni spesso esondano i margini della legalità. Un uomo con un passato oscuro, con molti scheletri nell’armadio. Figlio di operai, è nato e cresciuto a Trastevere negli anni ’70, in un piccolo appartamento in via delle Mantellate, quando il pittoresco quartiere romano non era ancora meta dei turisti e degli investitori americani, giocando per strada a guardie e ladri con i suoi amici del cuore, Sebastiano, Furio e Brizio. Col tempo i suoi amici sono rimasti ladri, lui invece è diventato guardia. Ma questo non ha intaccato il loro affetto e soprattutto il rispetto reciproco. Insomma, Rocco Schiavone è sì un poliziotto, ma tutto di lui farebbe dire il contrario.

C’è solo una persona al mondo che riesce a penetrare la scorza dura che Rocco si è costruito intorno: Marina, sua moglie. O meglio, la donna che era sua moglie. Che lo è stata fino al 7 luglio del 2007, giorno terribile nella vita di Rocco, nel quale la sua esistenza ha cambiato rotta, si è incrinata e, come un vaso di valore, non ha più potuto riprendere lo splendore di un tempo. Ma Marina continua a vivere nella fantasia di Rocco, che la vede viva e più bella che mai accanto a sé tutte le sere quando torna a casa. E la presenza della donna è l’unica cosa che rende a Rocco sopportabile la vita nel capoluogo valdostano, l’unica cosa che riesce, in qualche modo, a colmare la nostalgia per Roma, per gli amici di sempre, per la sua vecchia vita.

In questa prima serie, Rocco si dovrà sporcare le mani entrando suo malgrado a contatto con il mondo chiuso e apparentemente perfetto della piccola Aosta, passando attraverso omicidi mascherati, finti suicidi, cadaveri non identificati, rapimenti e assassini che dal suo passato tornano a reclamare vendetta. Sei casi intricati e avvincenti che, dopo la prima ingannevole impressione, si riveleranno tutti omicidi, nel gergo di Rocco classificati come «rotture di… del decimo e ultimo livello».