Altra forte scossa di magnitudo 4.8 nel Maceratese


Paura nella notte: epicentro individuato tra Pieve Torina e Fiordimonte

La sala centrale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
La sala centrale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

ROMA – La terra continua a tremare nelle zone dell’Italia Centrale a cavallo tra Umbria e March già duramente colpite dal terremoto. Nella notte, all’1:35, è stata registrata un’altra forte scossa di magnitudo M 4.8.

L’epicentro è stato individuato nel Maceratese, tra i comuni di Pieve Torina e Fiordimonte. Le altre località che si trovano entro dieci chilometri dall’epicentro sono Pievebovigliana, Monte Cavallo, Muccia, Fiastra, Serravalle di Chienti e Acquacanina, sempre in provincia di Macerata.

Lo sciame sismico non si è arrestato nelle ore successive, con altre scosse con una magnitudo compresa tra 2.0 e 3.4 gradi. La scossa della notte è stata avvertita anche a Roma.

Sale il numero degli sfollati

Nelle Marche oltre ventimila sfollati
Nelle Marche oltre ventimila sfollati

Intanto nell’area colpita dalla forte scossa di domenica scorsa sono oltre 26mila le persone assistite dalla Protezione Civile.

In particolare, sono poco più di 17mila le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, oltre 15mila in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, 1.800 invece in strutture alberghiere o agriturismi sul territorio.

Sono, poi, oltre 8mila le persone accolte presso le strutture alberghiere. Di queste oltre 7mila sono alloggiate lungo la costa adriatica mentre un migliaio sono quelle alloggiate nelle strutture ricettive individuate in Umbria.

Infine, oltre 900 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.

Nelle Marche, dove è stata avvertita in maniera distinta anche l’altra scossa di stamani, sono circa 20.500 gli assistiti. Circa 12.500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, meno di dieci in tenda, poco più di 1.000 in strutture ricettive sul territorio e 6.900 negli alberghi della costa.

In Umbria sono oltre 4.300 gli assistiti: circa 2.200 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, oltre 800 in tenda, oltre 300 in strutture ricettive sul territorio e circa 1.000 negli alberghi in altre località della regione.

Nel Lazio sono oltre 800 gli assistiti: 170 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 100 in tenda, poco più di un centinaio in strutture ricettive sul territorio e poco meno di 500 negli alberghi della costa adriatica.

In Abruzzo, infine, sono oltre 600 gli assistiti, più di 300 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, e quasi 300 in strutture ricettive in ambito comunale e una trentina in hotel sulla costa adriatica.

La visita di Mattarella nelle zone colpite dal sisma

Mattarella in visita a Norcia: la cittadina umbra è in ginocchio dopo la forte scossa di domenica
Mattarella in visita a Norcia: la cittadina umbra è in ginocchio dopo la forte scossa di domenica

Ieri intanto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in visita nelle zone colpite dal terremoto del 30 ottobre. «Siamo vicini a tutti voi, ricostruiremo come era prima» ha detto il Capo dello Stato nel corso della sua visita a Camerino, Norcia e Magione.

Nel Palazzetto dello Sport di Camerino, prima tappa della visita, Mattarella è stato accolto tra gli applausi dalle persone che nella struttura hanno trovato assistenza in seguito ai recenti terremoti. Fermandosi ad ascoltarne le testimonianze, il Capo dello Stato ha avuto parole di incoraggiamento e rassicurazione.

A Norcia Mattarella ha incontrato il sindaco e la cittadinanza per proseguire poi la visita in zona rossa, con una sosta alla Basilica di San Benedetto, così duramente colpita dal terremoto.

La visita del Presidente della Repubblica si è conclusa a Magione. Qui Mattarella ha espresso la sua vicinanza alle famiglie ospitate, per questa prima fase, nelle strutture alberghiere della cittadina umbra.