Terremoto, viabilità compromessa: «Evitare spostamenti»


Appello del Capo della Protezione Civile. Nell’area dell’epicentro è aperta solo ai mezzi di soccorso

Viabilità compromessa: la Salaria è interrotta in più punti e la strada tra Visso e Preci è impercorribile
Viabilità compromessa: la Salaria è interrotta in più punti e la strada tra Visso e Preci è impercorribile

ROMA – «A quattro ore dall’evento confermiamo che non risultano vittime, mentre i feriti sono circa 20. Confermiamo crolli nei centri storici ma anche al di fuori. Le frazioni sono state quasi tutte raggiunte, nelle poche ancora isolate non risultano situazioni preoccupanti».

Lo ha affermato il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nel secondo punto stampa della giornata dopo la forte scossa di terremoto che alle 7:40 di oggi ha colpito il Centro Italia.

Tra le situazioni più critiche c’è quella che riguarda la viabilità «fortemente compromessa» come ha spiegato Curcio.

La Salaria è interrotta in più punti e la strada tra Visso e Preci è impercorribile: sulla carreggiata ci sono massi staccatisi dalle pareti della montagna.

Il Capo della Protezione Civile ha lanciato un appello, spiegando che la viabilità nell’area dell’epicentro tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera è aperta solo ai mezzi di soccorso.

«Chiedo a tutti di evitare spostamenti per non intralciare i soccorsi e per permettere di verificare la freuibilità delle strade. Stiamo lavorando per mettere in fila tutte le attività che permettano ai soccorsi di raggiungere e usufruire dei territori colpiti» ha detto.

Si registrano problemi anche alle utenze elettriche, con circa 15 che risultano disalimentate e la criticità riguarda anche i servizi idrici e le strutture sanitarie delle aree colpite.

Sul fronte dell’assistenza Curcio ha ribadito, come aveva fatto in mattinata, che le persone non potranno essere assistite nei territori colpiti. «Si rende necessario il trasferimento nelle strutture costiere e stiamo individuando le soluzioni alberghiere migliori assieme a sindaci e governatori».

«È dal 1980 che non ci confrontiamo con un terremoto di questa magnitudo e ci sono verifiche da fare che dureranno per un certo periodo di tempo quindi la soluzione migliore è che le persone seguano queste indicazioni» ha concluso.