Terremoto: altre scosse nella notte tra Umbria e Marche


Registrate oltre 200 repliche. Situazione critica nel Maceratese

Crolli ed edifici danneggiati a Ussita
Crolli ed edifici danneggiati a Ussita

ROMA – A poco più di due mesi dal disastroso sisma del 24 agosto l’Italia centrale ripiomba nell’incubo terremoto. La terra ha tremato diverse volte nella zona al confine tra Marche e Umbria, a nord dell’area già colpita il 24 agosto.

Le scosse più forti, che fortunatamente non hanno provocato vittime ma solo un ferito lieve a Tolentino, sono state due. La prima alle 19:10, la seconda alle 21:18 con gli epicentri individuati tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.

Secondo i questionari arrivati sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/, la scossa più forte delle 21.18 è stata avvertita in gran parte d’Italia, dal Veneto alla Campania.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, insieme al Commissario per la ricostruzione Vasco Errani, è partito stamani dalla Dicomac di Rieti per recarsi nelle zone colpite dalle nuove forti scosse di ieri sera.

Prima tappa a Tolentino dove incontrerà il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli; a seguire Camerino, Muccia, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, nel Maceratese.

Successivamente Curcio ed Errani si sposteranno in Umbria, per raggiungere – insieme alla Presidente della Regione, Catiuscia Marini – Preci e Norcia.

A ogni tappa è previsto un incontro operativo con il sindaco dei comuni colpiti, prima autorità di protezione civile sul territorio, per concordare da subito priorità ed esigenze di ciascuna comunità.

Lo sciame sismico: da ieri oltre 200 scosse

La sequenza sismica nell'Italia centrale: dal 24 agosto sono state registrate 18mila scosse (Infografico INGV)
La sequenza sismica nell’Italia centrale: dal 24 agosto sono state registrate 18mila scosse (Infografico INGV)

“La sequenza sismica in Italia centrale, iniziata con l’evento di magnitudo Mw 6.0 del 24 agosto alle ore 03:36, è ancora in pieno svolgimento, e ieri, 26 ottobre, si sono verificate due forti scosse in un’area adiacente a quella attiva nelle ultime settimane, che si estende dalla zona di Visso (MC) verso nord di circa 10 km, fino al centro di Pieve Torina (MC)” si legge sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Finora gli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato cinque scosse di magnitudo superiore ai 4 gradi della scala Richter. Oltre alle prime due delle 19:10 (magnitudo 5.4) e delle 21:18 (magnitudo 5.9) ci sono quelle delle 23:42 (magnitudo 4.5), delle 05:19 (magnitudo 4.1) e delle 05:50 (magnitudo 4.4).

Dalle 19.10 di ieri (ora del terremoto di magnitudo 5.4) la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato oltre 200 repliche: sono oltre 40 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, tre i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e due di magnitudo maggiore di 5.

Dal 24 agosto sono state oltre 18000 le scosse in un’area che si estende per oltre 60 chilometri in direzione NNO-SSE lungo la catena appenninica: sono circa 290 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 18 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore di 5.

La situazione nelle località più colpite tra Umbria e Marche

Visso, uno dei comuni più colpiti (foto Twitter)
Visso, uno dei comuni più colpiti (foto Twitter)

L’area compresa tra Macerata e Perugia è stata interessata da numerose altre scosse di varia intensità ed è quella maggiormente colpita. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre proseguono i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, dove si registrano diversi crolli e numerosi edifici risultano gravemente lesionati.

La Protezione Civile fa sapere che sono in corso le verifiche sulle strutture ospedaliere in provincia di Macerata. A Cingoli sono stati evacuati 30 pazienti, a Matelica è stato evacuato il pronto soccorso e sono stati allontanati 17 pazienti. A Tolentino 5 pazienti sono stati trasferiti in un’altra ala della stessa struttura. È stato evacuato il carcere di Camerino e i detenuti sono stati traferiti a Rebibbia, a Roma.

Gli uomini della Protezione Civile hanno allestito posti letto nelle strutture disponibili sul territorio per offrire accoglienza ai cittadini che, a seguito delle scosse, hanno passato la notte fuori dalle proprie abitazioni.

Si registrano anche numerose criticità alla viabilità che risulta compromessa in molti punti. Risulta chiusa la Salaria all’altezza di Pescara del Tronto, mentre la SP209 è chiusa da Visso in direzione Terni e da Visso a Muccia. La SP134 è stata chiusa tra Visso e Castelsantangelo sul Nera per caduta massi e tra Villa Sant’Antonio e Muccia per edifici pericolanti e caduta massi. La SP 135 è chiusa tra Visso e Ussita sempre per problemi di caduta massi.

I sindaci dei comuni coinvolti hanno annunciato che oggi le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse.