Mostre: A Bagnacavallo “Il villaggio di Chagall. Cento incisioni da Le anime morte”


Fino al 4 Dicembre 2016 a Bagnacavallo. Nel 40° anniversario della Fondazione del Museo Civico delle Cappuccine 

Marco Chagall
Fino al 4 dicembre le opere di Marc Chagall a Bagnacavallo

Chiude, il prossimo 4 dicembre, con la mostra “Il villaggio di Chagall. Cento incisioni da
Le anime morte”, uno dei capolavori assoluti dell’arte incisoria del Novecento, la stagione espositiva 2016 del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, splendida cittadina in provincia di Ravenna, tra le più attive sul fronte della proposta culturale in Romagna.

La consolidata vocazione di questo museo per la grafica d’arte l’ha portato, in questi anni, a far conoscere la propria attività ben oltre i confini nazionali. «Mettere in mostra le incisioni di Chagall, uno dei più grandi nomi dell’arte contemporanea, nel 40° anniversario della fondazione del museo, è il modo migliore per riaffermare questa vocazione, dell’inizio cioè di una storia di appassionata volontà di raccogliere, tutelare e comunicare le testimonianze culturali della città e di divulgazione della cultura artistica» afferma con orgoglio il direttore delle Cappuccine, Diego Gallizzi, che con il giornalista e critico d’arte, Michele Tavola, è anche il curatore di questa mostra.

La mostra

Diego Gallizzi, mostra Chagall
Il direttore delle Capuccine, Diego Gallizzi, illustra la mostra

Il percorso espositivo presenta al pubblico 96 incisioni all’acquaforte originali (di circa 39 cm di altezza per 29 cm di base) realizzate da Marc Chagall tra il 1923 e il 1926, come tavole illustrative fuori testo dell’opera di Nikolaj Vasil’evic Gogol, Les Ames mortes.

Creatore di un immaginario figurativo e di un favolismo fantastico che affondano le radici  nei villaggi russi della sua infanzia e nelle sue origini ebraiche e che lo hanno reso una personalità artistica unica e originalissima, Chagall è stato anche tra i più importanti incisori del Novecento e si è dedicato assiduamente e con passione alla grafica.

Lui stesso dichiarò: “Qualcosa mi sarebbe mancato se io non mi fossi occupato a un certo
momento della mia vita di incisioni e litografie”.

Chagall illustra l’opera di Gogol

Attraverso le avventure di Cìcikov, protagonista del romanzo Le anime morte, il genio immaginifico di Marc Chagall incontra la verve narrativa di Gogol‘, restituendoci il degrado morale, le miserie e i paradossi della società russa del tempo, descritta da Gogol’
con ironia mista a rassegnazione.

Considerate tra le maggiori opere di tutti i tempi realizzate a puntasecca e all’acquaforte, tecnica nella quale Chagall fu un grandissimo maestro, Le anime morte, oltre a contenere soluzioni formali nuove e di straordinaria originalità per il tempo in cui furono realizzate, si rivelano un capolavoro anche da un punto di vista poetico, risultando un “racconto” carico di toccante umanità.

Chagall, le anime morte

Il rapporto tra Chagall e la letteratura

Alla serie appartengono alcuni dei fogli più belli tra i numerosi incisi dall’artista russo nel corso della sua lunga vita.

Diego Gallizzi nell’introduzione al catalogo della mostra ricorda la suggestiva testimonianza del poeta Yvan Goll, che andava spesso a trovare il suo amico mentre lavorava alle acqueforti: «Si può andare da Chagall quando si vuole. Marc è seduto come un ciabattino e batte sulla lastra di rame: è un onesto artigiano di Dio. Sua moglie, che lo aiuta nell’arte come una suora aiuta il malato febbricitante, gli legge ad alta voce il capitolo cui si riferisce l’incisione. Ridono continuamente. Ida, la figlioletta di sette anni, lascia il pianoforte e corre ad ascoltare anche lei; e così, fra le risate di questa singolare famiglia, vengono reinventate quelle scene di fantasia, con tutto l’umorismo e la tragicità russi».

A commissionare Le anime morte a Chagall fu Ambroise Vollard, oltre che editore, uno dei maggiori mercanti d’arte di tutti i tempi. Appena terminata la fatica e ultimata la tiratura, prima ancora di pubblicare il prezioso volume, il mercante-editore ingaggiò il pittore russo per illustrare il “best seller” dei classici francesi, Le Favole di La Fontaine.

Sul finire del terzo decennio, l’inesauribile fame di libri d’arte accompagnati da opere grafiche originali, spinse Vollard a chiedere a Chagall di affrontare la titanica impresa di “illustrare” il libro dei libri, la Bibbia.

Nel 1939, però, Vollard morì tragicamente in un incidente stradale prima di avere pubblicato uno solo dei tre monumentali volumi d’artista di Chagall. Fu un altro geniale e intraprendente editore a completare il lavoro iniziato, il greco Efstratios Elftheriades, noto con il nome di Tériade, che, tra il 1948 (anno di edizione del Le Anime morte) e il 1956 (anno di edizione della Bibbia, che pone fine a un percorso iniziato più di trent’anni prima), si occupò di portare a termine l’impresa.

Il catalogo

Mostra Chagall a Bagnacavallo
Il salone principale della mostra a Bagnacavallo

Il catalogo Il villaggio di Chagall, edito da Grafiche Morandi di Fusignano, è a cura di Diego Gallizzi e Michele Tavola, con prefazione di Moni Ovadia.

Info sulla mostra

La mostra rimarrà aperta fino al 4 dicembre 2016, con i seguenti orari:

Martedì e Mercoledì 15-18; Giovedì 10-12 e 15-18; da Venerdì a Domenica 10-12 e 15-19. Chiusa il lunedì e i post-festivi.

 

MARILENA SPATARO

Marilena Spataro è giornalista freelance. Nata in provincia di Reggio Calabria, attualmente vive e lavora tra Bologna e la Romagna. Collabora con testate di arte e cultura. Ha diretto una rivista di ecologia e benessere e lavorato presso case editrici di livello nazionale. Svolge anche attività di addetto stampa/PR/organizzazione di eventi