Un viaggio nel web fantasy


È possibile difendersi dal nostro narcisismo e dai pericoli cibernetici.
I pericoli nel web investono piccoli e grandi!

È possibile difendersi dal nostro narcisismo e dai pericoli cibernetici?

Web fantasy. Ero lì per caso e davanti al pc. Dominavo su quel social forum che avrebbe sbottonato in me non so che cosa. Me lo sentivo. Riversa su uno di quei tanti siti, dove trovi uomini e donne in cerca di amicizie. Una cosa era certa, sicuramente si spalancava un pianeta misterioso, dove in tanti trovano un’esplosione di microcosmi, un detonatore di falsi impressionisti, che hanno dato ragione a una rilevante e sempre più accesa finestra di un amore immaginario, di finti piaceri, di appagamenti che logorano il vero sistema biologico dell’uomo. Con un semplice click della tastiera riesci a raggiungere l’estasi ma anche l’orrore e l’ossessione. E chissà se saranno le porte del paradiso o dell’inferno a inghiottirmi! Mah! Continuo, attratta da quel sapere che mi è ignoto.

Il Web fantasy. L’interesse è talmente forte che mi spinge ad addentrarmi in quell’ingresso stuzzicante che mi sta inquietando da qualche tempo, zone grigie che si alternano a sfarzose luci rosse proibite, complesse quanto lussuriose concezioni del contatto, definito solo da un numero, uno pseudonimo, nomi fittizi per nascondersi sotto false identità e poter dire, fare… autorizzati a che? Mah, vedremo! Obbligata da quella penna che m’incita a riferire un posto in cui nessuno osa raccontarsi, tutti negano di esserci stati o di sostarci, perché non è poi molto nobile quel rapporto che si crea con un’incognita in un posto non proprio foresto…

Tra il dispiacere e piacere, accostato alla filosofia freudiana, sorge un oscuro controverso, chi vincerà in questa competizione, il primo o il secondo, tra il bisogno e il desiderio? La curiosità incomincia a eccedere e mi sento presa da una voglia matta di esplorare un mondo sconosciuto, sebbene virtuale, volessi provare come si può inventarsi anche l’amore, nel virtuale world. Sui social forum ci si avvicina al rapporto interpersonale inventandosi ogni cosa pur di incantare, di sentirsi conquistato e conquistare, sedurre e a volte estasiare contro un’autostima che tarda a farsi sentire o che falsamente si nasconde pronta a difendersi alla prima occasione. C’è chi pensa se “sarà un divertimento, un passatempo o servirà ad appagare solo i sensi”, o placare gli istinti; ma il gioco, quando varchi la soglia di quel mondo virtuale, dice che si fa sempre più duro man mano che entri nel circuito dell’aberrazione. Come una droga diventa un vizio incorreggibile dove la mente si perde alla ricerca di un ego che è stato già sedotto da quando ha già preso a navigare accontentandosi di una festaiola circostanza. Insomma il Web Fantasy.