Ignazio Marino assolto per il caso degli scontrini


L’ex sindaco di Roma: «Sono felice, è stata ristabilita la verità»

Nella foto Facebook l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino
Nella foto Facebook l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino

ROMA – Si è conclusa con un’assoluzione la vicenda che riguardava l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, accusato di peculato e truffa nell’ambito del processo sui casi degli scontrini presentati al Campidoglio per ottenere rimborsi e delle consulenze della onlus Imagine.

Per Marino i pm Roberto Felici e Pantaleo Polifemo avevano chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi ma la sentenza pronunciata oggi dal gup Pierluigi Balestrieri ha dato ragione all’ex primo cittadino della Capitale.

In particolare, per l’accusa di peculato sui rimborsi per le cene il magistrato ha dichiarato l’insussistenza dei fatti contestati mentre per il caso della Onlus Imagine ha ritenuto che non costituiscono reato. Marino è stato dunque assolto dalle accuse a lui contestate di truffa e falso.

«Sono felice e me l’aspettavo perché sapevo di essere innocente. Ringrazio la giustizia, in cui non ho mai smesso di credere anche nei momenti più bui. Di fronte ad accuse infamanti e anche a comportamenti della politica e dei media davvero molto pesanti da tollerare, per un anno, ora è stata ristabilita la verità» ha commentato Marino.

«Nei giorni e nei mesi che verranno ci sarà bisogno di interrogarsi sulle responsabilità che alcuni uomini e alcune donne della politica hanno avuto in questa vicenda» ha poi aggiunto.

Marino all’uscita dal Palazzo di Giustizia ha ringraziato i suoi avvocati Enzo Musco, Franco Moretti e Alessandra Martuscelli e non ha sciolto alcuna riserva sul suo futuro politico, che si era interrotto bruscamente anche per il caso degli scontrini.