Sul web la mappa che “battezzò” l’America


La mappa di Waldseemuller è uno dei più importanti documenti sul continente americano
La mappa di Waldseemuller è uno dei più importanti documenti sul continente americano

Dal 7 ottobre sarà possibile consultare una delle mappe più famose della storia, grazie al Museo Galileo di Firenze

Lo sanno tutti (o quasi) che il continente americano è stato scoperto nel 1492 da Cristoforo Colombo, ma non tutti conoscono l’anno in cui è stato pubblicato quello che molti storici considerano il “certificato di nascita” dell’America.

È solo nel 1507 infatti che il cartografo tedesco Martin Waldseemüller pubblica la prima mappa in cui compare il nome “America”, in omaggio ad Amerigo Vespucci (1455-1512), che, per primo, riconobbe che le terre da lui scoperte nel 1501 appartenevano ad un nuovo continente.

Dal 7 ottobre sarà possibile consultare questa mappa che ha scritto la storia della geografia, direttamente dal web, sul sito http://mostre.museogalileo.it/walseemuller/. L’idea è del Museo Galileo di Firenze che rende omaggio ad una delle mappe più famose dell’intera storia della cartografia ed uno dei più importanti documenti dell’età moderna.

Il nome America fu scelto in onore del navigatore Amerigo Vespucci
Il nome America fu scelto in onore del navigatore Amerigo Vespucc

La storia della mappa di Waldseemüller

La grande carta, unica copia superstite di una tiratura di 1.000 esemplari, fu ritrovata nel 1901 dallo storico e cartografo gesuita Joseph Fischer nella biblioteca del castello del principe Johannes di Walburg-Wolfegg in Germania. È stata poi acquisita per 10 milioni di dollari dalla Library of Congress, che possiede la collezione di carte più ricca del pianeta.

La mappa è formata dall’assemblaggio di 12 fogli e raffigura il Nuovo Mondo come un continente separato, documentando così l’idea rivoluzionaria di Vespucci che segnò il tramonto della tradizionale tripartizione del mondo in Europa, Asia e Africa.

 

La mappa sul web

L’edizione web realizzata dal Museo Galileo, ideata dal suo Direttore Paolo Galluzzi e realizzata dal Vice Direttore Filippo Camerota, è in lingua italiana e inglese e non solo dà accesso alla grande quantità di informazioni contenute nella mappa, ma ricostruisce anche il contesto storico e culturale nel quale fu prodotta.

Le 12 tavole che la compongono corrispondono nella home page ad altrettante porte di accesso alle aree esplorative, suddivise in circa 200 sezioni che comprendono 41 filmati e 25 animazioni 3D (realizzati dal Laboratorio Multimediale del Museo Galileo) per un totale di oltre due ore e mezzo di filmati digitali in italiano e inglese.

La mappa è formata dall’assemblaggio di 12 fogli e raffigura il Nuovo Mondo come un continente separato
La mappa è formata dall’assemblaggio di 12 fogli e raffigura il Nuovo Mondo come un continente separato

Le molteplici sezioni possono essere esplorate in maniera sequenziale, oppure l’utente può muoversi liberamente consultando la mappa del sito e selezionando gli argomenti di proprio interesse.

Dopo la sezione introduttiva, il visitatore accede alla suggestiva esplorazione interattiva della carta, riprodotta ad altissima risoluzione (54.000 x 30.000 px). Può inoltre visualizzare tutte le iscrizioni latine, puntualmente tradotte in italiano e inglese: 159 cartigli, 185 regni e province, 100 toponimi del Nuovo Mondo, oltre alle numerose indicazioni cosmografiche presenti sulla cornice graduata che circonda la rappresentazione del globo terracqueo a forma di cuore.

Una serie di animazioni 3D rende ancora più affascinante questo viaggio e dimostra come il concetto di ‘biblioteca digitale’ possa estendersi allo studio analitico di un particolare documento storico, valorizzando e divulgando mediante la multimedialità i risultati della ricerca scientifica più avanzata.

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di marketing e scrittore.