Emergenza ad Haiti dopo il passaggio di “Matthew”


Morte almeno 70 persone: l’uragano ora punta Bahamas e Florida

Distruzione ad Haiti dopo il passaggio dell'uragano
Distruzione ad Haiti dopo il passaggio dell’uragano

ROMA – Stato di allerta ai massimi livelli e almeno due milioni di persone evacuate in Florida, dove sta per abbattersi l’uragano “Matthew”, come è stato ribattezzato dai metereologi.

Dopo aver ucciso almeno 70 persone di cui 65 ad Haiti e altre 5 nella Repubblica Dominicana, la tempesta sta puntando ora verso le Isole Bahamas e la Florida. L’uragano, di categoria 4, è uno dei più violenti degli ultimi decenni con venti fino a 230 km/h.

La situazione più critica finora è stata registrata ad Haiti, con le forti mareggiate che hanno inondato le città costiere e piogge torrenziali. Risulta interrotto il ponte che collega il sud alla capitale e al resto del Paese. 9,9 milioni sono le persone a rischio per il passaggio dell’uragano, di queste 4,1 milioni sono bambini e giovani sotto i 18 anni.

Nei dipartimenti Sud e Grand Anse, risultano colpite dall’uragano oltre 1,2 milioni di persone; le tre città di Les Cayes, Torbek e Aquin, con oltre 300.000 persone colpite, sono completamente inondate; oltre 6.000 persone sono state evacuate nei dipartimenti meridionali; 234 sono i rifugi d’emergenza allestiti, di cui 184 nel sud del paese.

Nell’immediato, secondo l’UNICEF risultano prioritari gli interventi per l’accesso all’acqua potabile e la preservazione dell’igiene. Per questo, sono in corso le operazioni per raggiungere i dipartimenti inaccessibili con elicotteri e vie alternative.

L’organizzazione è scesa subito in campo per fare fronte all’emergenza e ha attivato tre team che si occuperanno della distribuzione di aiuti d’emergenza per 10.000 persone, che comprendono kit con prodotti per la potabilizzazione e la conservazione dell’acqua, l’igiene personale, sapone e zanzariere anti-malaria.

Attivati anche tre convogli d’aiuti con generi di primo soccorso e attrezzature per l’acqua e l’igiene, tra cui cisterne idriche, materiali per installare latrine d’emergenza e cloro per il trattamento delle risorse idriche;

«Per far fronte a questa emergenza, l’UNICEF, che lavora con propri operatori nel Paese dal 1949, ha aperto una campagna di raccolta fondi per aiutare i bambini di Haiti: per questi primi interventi di soccorso e assistenza, sono subito necessari 2 milioni di dollari. Non lasciamo soli i bambini di Haiti», ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia, Giacomo Guerrera.