Bracconaggio: in Italia venti casi al giorno


Dossier Legambiente nella Giornata dedicata agli animali

Campania, Sicilia, Puglia e Calabria sono le regioni dove si sono registrati più casi di bracconaggio
Campania, Sicilia, Puglia e Calabria sono le regioni dove si sono registrati più casi di bracconaggio

ROMA – Ogni giorno nel nostro Paese si registrano almeno venti episodi di bracconaggio a danno della fauna selvatica, sedici persone denunciate e sette sequestri effettuati.

Il dato, stabile dal 2009 al 2015, emerge dall’ultimo dossier di Legambiente sul fenomeno del bracconaggio. L’organizzazione ambientalista, nella sua analisi, ha preso in esame e incrociato i dati del Rapporto Ecomafie e del Rapporto Zoomafia.

Nel primo caso si tratta delle infrazioni contro la fauna selvatica, ricevute da tutte le forze di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Corpi Forestali Regionali, Polizie Provinciali). Nel secondo vengono considerati i dati degli ultimi quattro anni trasmessi dalle Procure alla LAV.

Si ottiene così un quadro chiaro sul bracconaggio in Italia ed elementi utili per capire come pianificare e definire al meglio interventi ad hoc per contrastare il fenomeno.

«Così come per altre tipologie di infrazioni diffuse, anche in questo caso, le differenze tra le infrazioni commesse e quelle registrate possono variare, da territorio in territorio, da uno fino a tre ordini di grandezza superiori» spiega Legambiente.

Campania, Sicilia, Puglia e Calabria sono le regioni dove si sono registrate più infrazioni, mentre tra le province la maglia nera va a quelle di Napoli, Roma, Bari, Palermo, Reggio Calabria, Salerno, Foggia e Brescia.

Per quanto riguarda i reati di bracconaggio (articolo 30 della legge 157/92), nei quattro anni dal 2012 al 2015, ogni giorno sono stati avviati 2,5 procedimenti contro noti, indagate 3,2 persone ed è stato aperto un procedimento contro ignoti. Le regioni dove sono stati registrati il maggior numero di procedimenti e di persone indagate per reati da articolo 30 della legge 157/92 sono state: Lombardia, Campania, Calabria e Sardegna.

Tra le province la maglia nera va a quelle di: Brescia, Cagliari, Reggio Calabria, Bergamo, Napoli, Roma, Salerno e Macerata.

«Bracconaggio e commercio illegale di specie animali protette sono alcuni dei reati più diffusi in Italia ai danni degli animali e per questo, in vista della giornata dedicata agli animali e al patrono d’Italia San Francesco che si festeggerà oggi, ribadiamo l’importanza e l’urgenza di un’efficace attenzione alla salvaguardia di questa componente essenziale della biodiversità» dichiara Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna e benessere animale di Legambiente.

«In quasi la metà delle Regioni italiane si registra un reato al giorno contro la fauna – aggiunge Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – a conferma del giustificato allarme sociale che tale fenomeno suscita e del gravissimo impatto che genera sugli animali selvatici. Il quadro eterogeno emerso e la distanza tra azione repressiva e azione giudiziaria evidenzia le debolezze dell’attuale quadro legislativo in tema di delitti contro la fauna. Per questo chiediamo al Parlamento di introdurre nel codice penale i delitti contro la fauna, riprendendo il lavoro già fatto con emendamenti e ordini del giorno durante la discussione parlamentare della legge sugli “Ecoreati”».