A Lampedusa ricordate le vittime del naufragio del 2013


«Tre anni fa era solo una tragedia italiana oggi è una giornata europea» ha detto Alfano

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, oggi a Lampedusa
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, oggi a Lampedusa

ROMA – «Tre anni fa era solo una tragedia italiana oggi è una giornata europea». Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, oggi a Lampedusa ha ricordato il tragico naufragio a largo dell’isola che il 3 ottobre 2013 costò la vita a 368 migranti.

Alfano ha poi deposto una corona, in mare, sul punto della tragedia, dove persero la vita i migranti.

«Noi non sappiamo se sono profughi o no quando li salviamo, ma sappiamo che dobbiamo salvarli» ha aggiunto il numero uno del Viminale.

Sulla possibilità di far rientrare le salme delle persone decedute nel naufragio, il ministro ha annunciato che «farò una verifica tecnica sulla praticabilità e se possibile lo faremo volentieri».

Per poter identificare i corpi sarà necessario confrontarne gli esami del dna con quello dei loro familiari nei Paesi d’origine.

Sull’approccio dell’Unione europea sugli sbarchi, poi, Alfano ha evidenziato che «l’Europa adesso ha un peso, c’è il dovere di un intervento europeo, senza il quale ciascuno di noi è più debole».

Oggi sull’isola di Lampedusa un migliaio di persone hanno partecipato alla marcia verso la Porta dell’Europa proprio per ricordare quel giorno di tre anni fa e la tragedia del mare che lo contraddistingue.

Alla manifestazione, oltre ad alcuni superstiti della tragedia, hanno partecipato più di 200 ragazzi che nei giorni scorsi hanno preso parte a workshop tematici nell’ambito del progetto L’Europa inizia a Lampedusa, un progetto biennale promosso dal ministero dell’Istruzione in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre.