Pensioni: accordo per estensione della quattordicesima


Sindacati e Governo firmano verbale di intesa: assegno a 1,2 milioni di pensionati in più

Nella foto del profilo Twitter del Ministero del Lavoro il tavolo tra Governo e parti sociali sulle pensioni
Nella foto del profilo Twitter del Ministero del Lavoro il tavolo tra Governo e parti sociali sulle pensioni

ROMA – Dopo settimane di tira e molla è arrivata la fumata bianca sull’estensione della quattordicesima alle pensioni con un reddito complessivo fino a mille euro al mese. Ne beneficeranno altri 1,2 milioni di pensionati che fanno salire così il totale a 3,3 milioni.

Per gli altri 2,2 milioni l’importo dell’assegno dovrebbe aumentare ma resta da definire la cifra in base agli scaglioni di contributi versati. La novità è scritta nero su bianco nel verbale di intesa firmato oggi dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e dai segretari delle tre principali sigle sindacali: Cgil, Cisl e Uil.

«Contiamo di destinare 6 miliardi di euro nei prossimi tre anni per gli interventi sulle pensioni e per gli obiettivi che vogliamo condividere in maniera più larga possibile. Il verbale firmato oggi è la sintesi di un lavoro che consideriamo importante» ha affermato Poletti.

Le altre misure sulle pensioni contenute nell’accordo

Novità per chi ha lavorato prima dei 18 anni
Novità per chi ha lavorato prima del compimento dei 19 anni

Non c’è però solo l’estensione della quattordicesima alle fasce più deboli tra le misure contenute nelle cinque pagine del verbale di accordo firmato oggi.

Il Governo ha promesso di intervenire anche sui lavoratori precoci, vale a dire chi ha lavorato 12 mesi effettivi, anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni.

Per parte di questa platea l’uscita dal lavoro sarà anticipata a 41 anni di contributi a patto di rientrare tra disoccupati senza ammortizzatori sociali, disabili e lavori usuranti.

Un capitolo sul quale esecutivo e parti sociali dovranno aggiornarsi riguarda invece la cosiddetta “Ape”, l’anticipo pensionistico volontario. Per accedervi sarà necessario avere maturato una pensione non inferiore a un certo limite che però non è stato ancora fissato.

Sindacati soddisfatti ma la Camusso: «Non condividiamo l’Ape»

Furlan, Barbagallo e Camusso in conferenza stampa
Furlan, Barbagallo e Camusso in conferenza stampa

Proprio sull’anticipo pensionistico Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, esprime il suo malcontento: «Ciò che la Cgil non condivide è lo strumento dell’Ape. Oggi abbiamo iniziato un buon lavoro che deve però proseguire perché è stata affrontata una parte dei problemi» ha affermato al termine dell’incontro.

«Molte più cose e risorse sarebbero state necessarie. Intanto però la piattaforma Cgil-Cisl-Uil continua a vivere» ha aggiunto.

Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, ha parlato di «buon risultato per lavoratori e pensionati. Sono stati introdotti elementi di equità e giustizia».

Per Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, i sei miliardi vincolati alla materia previdenziale non sono sufficienti «ma almeno questa volta le risorse sono state messe e non tolte. Sulle pensioni sono state trovate alcune soluzioni, ma la discussione deve continuare» ha detto.