Emergenza migranti, Renzi chiede di più alla Ue


Da New York il premier attacca Bruxelles: «Ha fatto troppo poco»

Il premier Renzi al suo arrivo all'Assemblea Generale dell'Onu (foto www.governo.it)
Il premier Renzi al suo arrivo all’Assemblea Generale dell’Onu (foto www.governo.it)

ROMA – «Nel Mediterraneo migliaia di persone scappano e bisognerà farci carico sempre più di quest’area del mondo. C’è ancora tanto da fare e finora l’Unione europea ha fatto troppo poco».

Lo ha affermato il premier Renzi nel suo discorso al Palazzo di Vetro in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu.

Renzi, che oggi è tornato in Italia dove parteciperà all’inaugurazione della Settimana della Moda milanese.

Il Presidente del Consiglio, di fronte ai capi di Stato e di Governo riuniti a New York per discutere di migranti, ha ribadito quanto già detto in occasione del vertice di Bratislava.

«Sull’immigrazione bisogna intervenire in Africa come l’Italia ha proposto, illustrato, spiegato nel dettaglio. Non si possono piangere calde lacrime quando un barcone affonda o viceversa chiudere le frontiere quando la gente scappa dalla fame o dalla guerra. Bisogna intervenire a monte. Per il momento abbiamo visto tante interviste e pochi fatti concreti» il succo del Renzi-pensiero espresso anche nella sua enews.

Nella due giorni newyorchese il premier è intervenuto al Council on Foreign Relations, ha tenuto incontri bilaterali con il Primo Ministro della Repubblica dell’Iraq, il Presidente della Repubblica islamica dell’Iran, il Ministro degli Esteri del Qatar e, infine, ha partecipato all’Assemblea Generale dell’Onu.

Fitta di impegni anche l’agenda del primo giorno nella “Grande Mela” di Renzi, che ha visitato il cantiere del nuovo Campus della Columbia University curato da Renzo Piano.

Nel corso della giornata del 19 ha poi partecipato al Panel Discussion della Clinton Global Initiative.

Nel pomeriggio ha incontrato l’attivista yazida, Nadia Murad, e l’Avvocato Amal Clooney. In serata il Premier ha ricevuto il premio Atlantic Council 2016 “Global Citizen” al Museo di Storia Naturale di New York.