Tommy 2.0 aiuta i disabili a trovare parcheggio


A Roma via alla sperimentazione del dissuasore nelle aree di sosta riservate

Il prototipo di Tommy 2.0 è già stato testato in anteprima nazionale
Il prototipo di Tommy 2.0 è già stato testato in anteprima nazionale

ROMA – In occasione della Settimana europea della Mobilità che si protrae fino a giovedì l’Automobile Club d’Italia e Roma Capitale lanciano la sperimentazione estesa su strada del dispositivo Tommy 2.0, a tutela delle aree di sosta riservate ai disabili.

Il prototipo di Tommy 2.0 è già stato testato in anteprima nazionale, sempre a Roma, con forte gradimento di cittadini ed automobilisti e la sperimentazione è stata approvata anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Ma varie trafile burocratiche ne hanno ostacolato il riconoscimento normativo e la diffusione sul territorio, esponendo la mobilità dei disabili ai rischi derivanti dalla maleducazione e dalla disattenzione degli utenti della strada» spiega l’Aci in una nota.

Come funziona Tommy 2.0

Un sensore verifica l’occupazione dell’area ed attiva un segnale sonoro in presenza di veicoli non autorizzati
Un sensore verifica l’occupazione dell’area ed attiva un segnale sonoro in presenza di veicoli non autorizzati

Il dispositivo è semplice, economico e di facile istallazione: un sensore verifica l’occupazione dell’area ed attiva un segnale sonoro in presenza di veicoli non autorizzati.

L’allarme si interrompe quando il parcheggio viene liberato dal trasgressore oppure con il telecomando abilitato.

Durante i test finora condotti dall’Aci, la sensibilizzazione acustica e il conseguente “effetto gogna” per i trasgressori hanno dimostrato più efficacia della semplice sanzione nello scongiurare l’occupazione impropria degli spazi riservati ai disabili.

Tommy 2.0 sarà inizialmente istallato nel I° (20 settembre ore 10.30 via Tommaso Gulli angolo Viale Mazzini) e XIII° Municipio (20 settembre ore 14.00 via Forte Boccea 50), per poi essere esteso ad altre aree della città.

La valenza sociale del progetto è stata riconosciuta anche dalla Federazione Internazionale dell’Automobile.

Il nome Tommy deriva da Tommaso, figlio autistico di Gianluca Nicoletti, fondatore di Insettopia.

Una onlus ma anche un’idea di città ideale, in cui un disabile può parcheggiare nel posto assegnatogli senza temere di trovarlo occupato. Il progetto è stato poi ingegnerizzato da Aci Consult, società del gruppo Aci specializzata in servizi per l’ambiente e la mobilità.

«Più che a dissuadere dalla sosta selvaggia, Tommy 2.0 serve a sensibilizzare gli automobilisti sull’osservanza delle regole del Codice della Strada e più in generale sul rispetto dei diritti comuni» spiega il direttore Riccardo Colicchia.