Martina Caironi è oro nei 100 metri


A Rio l’Italia domina in pista: arriva anche il bronzo della Contrafatto

Nella foto Twitter l'abbraccio tra Martina Caironi e Monica Contraffatto, oro e bronzo nei 100 metri
Nella foto Twitter l’abbraccio tra Martina Caironi e Monica Contrafatto, oro e bronzo nei 100 metri

ROMA – Era una delle medaglie più attese a queste Paralimpiadi alla fine è arrivata. Martina Caironi ha vinto l’oro nei 100 metri. L’azzurra ha chiuso la gara in 14”97 regalando il decimo oro della spedizione azzurra ai Giochi paralimpici di Rio.

La prova più veloce dell’atletica, oltre al trionfo di Martina Caironi, regala però all’Italia anche lo spendido bronzo di Monica Contrafatto. La siciliana ha fermato il cronometro sul tempo di 16”30. Argento alla tedesca Low (15”17).

«Stavo per perdere la protesi, per questo ho rallentato, volevo controllare dove fosse la tedesca e se stesse per arrivare. Sono emozioni incredibili quelle che sto provando in questo momento» afferma a fine gara Martina Caironi.

Quattro anni fa, Monica Contrafatto ha visto Martina Caironi vincere i 100 metri ai Giochi di Londra ed è stato proprio il suo esempio a spingerla a gareggiare. «Se ha funzionato con Monica – spiega una emozionatissima Caironi – può funzionare con altre atlete».

«Mi sembra un sogno essere qui, ancora non ci credo. È bellissimo vincere insieme a Martina, sembra un film. A un certo punto non ce la facevo più ma l’idea di arrivare e di far alzare una bandiera in pù per l’Italia mi hanno dato forza» ha aggiunto la siciliana.

«In una delle gare più spettacolari dei Giochi, Martina ha saputo emozionarci ancora» esulta il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli.

«Oggi Martina Caironi ha scritto una nuova straordinaria pagina di sport per il nostro movimento, confermandosi sul tetto paralimpico e dimostrando di essere la campionessa che tutti conosciamo» ha proseguito.

«Una gara impreziosita dal bronzo di Monica Contrafatto, altro esempio di come ci si possa riappropriare della propria vita attraverso la partica sportiva. Un gruppo fantastico, mi preme sottolinearlo, in cui ognuno vive e sente la gara del compagno di squadra. Grazie per aver tenuto alto, ancora una volta, il nome dell’Italia» ha concluso Pancalli.