Zanardi, Podestà e Mazzone: è oro nella staffetta


I tre azzurri conquistano la nona medaglia d’oro per l’Italia alle Paralimpiadi di Rio

Nella foto del Comitato Paralimpico Italiano i tre azzurri Zanardi, Podestà e Mazzone
Nella foto del Comitato Paralimpico Italiano i tre azzurri Zanardi, Podestà e Mazzone

ROMA – Tocca quota 34 medaglie la spedizione italiana alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. E sono nove le medaglie d’oro, l’ultima delle quali è stata conquistata dalla staffetta di handbike con il trio composto da Zanardi, Podestà e Mazzone.

Il genovese Vittorio Podestà è stato protagonista della prima frazione, il pugliese Luca Mazzone della seconda, e il bolognese Alex Zanardi, già autore di imprese memorabili a Rio, ha chiuso in trionfo.

Il trio campione del mondo chiude al primo posto a Pontal con il tempo di 32’34”, davanti agli Stati Uniti (33’21”) e al Belgio (34’02”).

«Siamo una squadra fortissima, da quattro anni , anche le “riserve” sono fortissime. Questo spaventa gli avversari. Ecco perché questa medaglia la dedichiamo a Paolo Cecchetto e Francesca Porcellato che oggi hanno gareggiato con noi» hanno detto Zanardi, Podestà e Mazzone a fine gara.

Bronzo di Anobile nella gara su strada C 1-2-3

L'azzurro a fine gara
L’azzurro a fine gara

Sempre nel ciclismo è arrivato anche il bronzo di Fabio Anobile, 22 anni di Saronno, portacolori del Gruppo Forestale.

Nella gara su strada C 1-2-3, Anobile ha condotto in testa tutta la prova, giungendo al traguardo insieme al tedesco Warias, oro, al belga Bosmans, argento e al colombiano Munoz che ha chiuso quarto.

1h49’11” il crono che vale il bronzo, mentre Masini è 19°, a +6’09”. Anobile è già tre volte bronzo mondiale nel 2013 (su strada) e nel 2014 (su strada e crono).

Dedaj realizza il nuovo record italiano nella finale del lungo

L'azzurra ha chiuso la finale al sesto posto
L’azzurra ha chiuso la finale al sesto posto

La nona giornata dell’Atletica allo Stadio Olimpico di Rio riserva anche il sesto posto di Arjola Dedaj nella finale del lungo T11.

La sprinter e saltatrice non vedente riprende in mano le sorti di una Paralimpiade brasiliana poco fortunata dopo l’uscita ai primi turni dei 100 e 200, trovando la sua rivincita nella sua specialità preferita.

Accompagnata in pedana dalla guida Elisa Bettini, l’atleta delle Fiamme Azzurre centra alla sesta prova i 4,51 metri che non solo la collocano tra le prime otto al mondo ma le regalano anche il nuovo record italiano superando i 4,40 di Lorella Bernardo risalenti al lontano 1991.

Per il bronzo europeo di Grosseto sono ben 17 centimetri in più di personale.