A Santa Croce a Firenze, un inedito di Gino Severini con opere di artisti di Cortona


L'inedito di Gino Severini
L’inedito di Gino Severini

L’allestimento che omaggia San Francesco e Fra Elia resterà fino al 30 settembre in Santa Croce

E’ stato un inedito di Gino Severini a “illuminare” la mostra, inaugurata il 15 settembre, e in corso fino al 30 di questo mese, nella sala Maddalena della Chiesa di Santa Croce a Firenze, (ingresso da via S.Giuseppe n. 5 R). L’evento, promosso dal Circolo culturale “Gino Severini” di Cortona in collaborazione con i frati Conventuali di Firenze e con quelli di Cortona, curatrice Lilly Magi, presidente del circolo “Gino Severini”, è eloquentemente intitolato “S.Francesco e Fra Elia. Artisti di Cortona con inedito di Gino Severini”

In Santa Croce scoperta il 15 settembre l'opera del Severini
In Santa Croce scoperta il 15 settembre l’opera del Severini

Obbiettivo della rassegna è d’interpretare e divulgare l’operato del Santo di Assisi e di padre Elia, artefici dell’ordine francescano: se, infatti, San Francesco ne impresse l’impronta mistico-religiosa, padre Elia, a sua volta, permise che essa arrivasse fino alla contemporaneità, dettando precise regole da applicarsi in tutte le comunità di frati francescani. All’inaugurazione della mostra era presente un numeroso e attento pubblico che ha gremito la sala per tutta l’iniziativa, intrattenendosi soprattutto ad ammirare l’inedito del grande maestro cortonese presentato per l’occasione. Tanti gli ospiti d’onore che hanno preso parte all’evento, tra essi, il presidente del consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, rappresentanze della croce Rossa italiana e diversi intellettuali, a partire da uno dei maggiori critici di Gino Severini, Piero Pacini. A fare gli onori di casa ci hanno pensato Lilly Magi, l’assessore alla Cultura di Cortona, Albano Ricci , il vice lucumone dell’Accademia Etrusca di Cortona, Paolo Bruschetti, il padre guardiano di Santa Croce, padre Antonio di Marcantonio e il presidente della Camerata dei poeti e degli scrittori di Firenze, Carmelo Consoli.

Folto il pubblico presente al'inaugurazione in Santa Croce
Folto il pubblico presente al’inaugurazione in Santa Croce

Tutti loro hanno sottolineato l’importanza della manifestazione, in particolare l’assessore Ricci ha espresso parole di compiacimento e apprezzamento nei confronti di Lilly Magi per essere riuscita in questa nuova avventura e per averne portato avanti tante altre di grande rilievo per il tessuto culturale di cortonese: «Lilly è innamorata dell’arte e della sua Cortona e si adopera instancabilmente per promuovere questi due ambiti – ha precisato Ricci -; non per niente sono qua a rappresentare la nostra cittadina, proprio perché crediamo nei progetti della Magi. Siamo, inoltre,  molto compiaciuti per questa serata in cui proponiamo a voi e a tutto il mondo un’opera inedita di Severini, così aggiungendo un tassello alle tante altre iniziative che ci vedono impegnati a diffondere la figura del grande pittore cortonese e che in tal senso ci vede impegnati a ricreare uno spaccato museale al MAEC completamente dedicato a lui nonché allestito con una originalità che esula dagli allestimenti che solitamente si incontrano nei musei». Lilly Magi, aggiunge: «questa mostra oltre ad offrire ai visitatori venti opere d’arte tra dipinti, mosaici e sculture, prodotte da altrettanti, validissimi, artisti, che si sono cimentati, sulla base della loro visione estetica e culturale, nella loro personale interpretazione delle due figure cui è dedicata la rassegna, offre una “chicca” artistica assoluta, l’inedito, appunto, di Gino Severini, donato per l’occasione dalla figlia Romana, presidente onoraria del nostro Circolo. L’opera rappresenta un San Francesco seguito da un altro frate, probabilmente fra Elia, intento ad accarezzare un lupo, in alto una schiera di angeli, a mo di corona, ad indicare la santità del poverello di Assisi». «La rassegna – conclude la presidente – vuol rappresentare un sincero tributo alle due grandi figure dell’ordine francescano, realizzato da un gruppo di artisti provenienti da Cortona, luogo questo caro a San Francesco, qui egli soleva, infatti, fermarsi durante i sui “pellegrinaggi” da Assisi alla Verna e qui è ancora tangibile l’impronta indelebile della sua presenza a Cortona con la chiesa e il convento monumentale di S.Francesco, realizzati, su progetto dello stesso Elia, in poco più di un anno».

L’evento fiorentino è anche l’occasione per diffondere le finalità e gli obiettivi con cui, sei anni fa, fu fondato il Circolo Culturale “Gino Severini” di Cortona, che ha promosso la mostra in Santa Croce. Tale circolo nasce, non solo per ricordare l’opera e la figura di Severini, ma, soprattutto, per promuovere l’arte a 360°: formato da un gruppo di persone appassionate della cultura e dell’arte, dalle lettere alla pittura, dalla scultura alla fotografia e a ogni altra espressione artistica, il Circolo porta avanti iniziative e mostre a carattere nazionale e internazionale, al fine di convogliare in terra Etrusca il più consistente numero di persone che condividano le stesse passioni in campo artistico e culturale.

Marilena Spataro