Nove rimedi contro il mal di schiena


Nove consigli degli esperti per risolvere il problema

Il mal di schiena è la causa più comune di assenza dal lavoro
Il mal di schiena è la causa più comune di assenza dal lavoro

ROMA – Il mal di schiena è uno dei disturbi maggiormente diffusi. L’80% della popolazione adulta ne ha sofferto almeno una volta nella vita e oltre tre quarti di persone hanno fatto i conti con la patologia negli ultimi tre mesi. Colpisce uomini e donne in egual modo ed e la causa più comune di assenza dal lavoro.

«Il dolore può essere la conseguenza di un incidente o del trasporto di carichi pesanti oppure può insorgere con gli anni, in seguito a cambiamenti della spina dorsale» afferma Giovanni Frigerio medico anestesista, terapista del dolore e specialista del Barolat Neuromodulation Center di Appiano Gentile insieme con i colleghi Rodolfo Bucci di Torino e Claudio Reverberi di Carpi.

Di solito, il mal di schiena è acuto e può durare da qualche giorno a qualche settimana, quindi si risolve in modo spontaneo senza lasciare conseguenze.

«Spesso la causa è in parte meccanica, ossia deriva dal modo in cui i componenti (spina, vertebre, nervi) sono insieme e si muovono – spiega ancora Frigerio -. Se il dolore però si protrae oltre le 12 settimane si definisce cronico: si stima che circa il 20% di chi soffre di mal di schiena in forma acuta, in un anno sviluppi i sintomi di quello cronico. In qualche caso i trattamenti sono efficaci nel risolvere il mal di schiena cronico, in altri invece il dolore persiste dopo trattamenti medici,fisici e chirurgici. In alcuni casi mal di schiena cronico associato a dolori agli arti inferiori sono una conseguenza indesiderata di interventi chirurgici sulla colonna vertebrale (FBSS )».

Dopo aver eseguito degli esami diagnostici per chiarirne la natura, escludendo quello oncologica, sono diversi i trattamenti per alleviarlo, che dipendono dalla storia clinica del paziente, dal tipo e dall’intensità del dolore.

I nove rimedi più comuni contro il mal di schiena

La neurostimolazione è un’eccellente e sicura alternativa in caso di dolore cronico
La neurostimolazione è un’eccellente e sicura alternativa in caso di dolore cronico

1) Riposo. Qualche giorno di riposo può consentire ai nervi e ai tessuti danneggiati di migliorare, ma non deve durare troppo altrimenti porta a un indebolimento dei muscoli. Chi non fa esercizio in modo regolare, tende a soffrire di mal di schiena più a lungo.

2) Impacchi caldi e freddi. La terapia con il caldo e/o il freddo può aiutare. Qualche paziente preferisce impacchi caldi, altri freddi: si possono anche usare in modo alternato.

3) Medicazioni. Molti trattamenti riducono l’infiammazione, che è causa di dolore, mentre altri inibiscono la trasmissione dei segnali di dolori al cervello.

4) Esercizi per il mal di schiena. L’esercizio fisico è un punto fondamentale. Bisogna seguire un programma di esercizi mirati e a difficoltà progressiva, in modo da avere una spina dorsale più forte e flessibile.

5) Attività aerobiche a basso impatto. Oltre a esercizi specifici, si consigliano attività a basso impatto come la camminata che aiuta a portare ossigeno nei tessuti morbidi della schiena. Anche nuotare o fare sport in acqua hanno lo stesso effetto.

6) Manipolazione chiropratica o osteopatica. Aiuta le funzioni della spina dorsale contribuisce a far diminuire il dolore e l’infiammazione.

7) Iniezione di steroidei epidurali. Portano gli steroidi direttamente nell’area dolorante riducendo I’infiammazione. Non curano il dolore, ma lo attenuano per un breve periodo.

8) Chirurgia per la schiena. Tranne che in alcune situazioni di urgenza, la chirurgia deve essere considerata come un’ultima alternativa, quando tutte le modalità terapeutiche sopra elencate si sono dimostrate inefficaci.

9) La neurostimolazione. È un’eccellente e sicura alternativa in caso di dolore cronico, anche se poco conosciuta e praticata. Deve essere presa in considerazione solo dopo avere esaurito le modalità terapeutiche esposte, anche se non necessariamente deve seguire un intervento chirurgico sulla colonna vertebrale. Anzi, a volte, l’intervento di neurostimolazione può essere indicato come alternativa più efficace e meno invasiva dell’intervento chirurgico.