F.C. Calcio Crotone, comune e archeologia in barba ai vincoli?


F.C. Calcio, comune e archeologia in barba ai vincoli?
Una polemica quella dello stadio Ezio Scida senza fine. La città si è divisa tra i fidi tifosi del Crotone calcio che quest’anno è andato in serie A e gli ambientalisti
Una polemica quella dello stadio Ezio Scida del F.C. Calcio Crotone senza fine. La città si è divisa tra i fidi tifosi del Crotone calcio che quest’anno è andato in serie A e gli ambientalisti che tutelano la parte strutturale monumentale storica dell’antica Kroton, Magno Greca. La causa è l’ampliamento del campo per l’adeguamento alle normative sulla sicurezza, negli stadi, che va a toccare l’ambito archeologico che in città segna un grande patrimonio incompreso.

Il professor Pasquale Attianese docente di lettere antiche e ricercatore numismatico e storico, ci conferma la ricchezza che giace nel sottosuolo crotonese e che in questa occasione per le partite di serie A la Sovrintendenza aveva messo un veto conoscendo la zona repertata. E ricorda quando si è andati in serie B con Pasquale Senatore ex sindaco della città pitagorica che nel 2000 era successa la stessa cosa e il Tempio con le sue colonne che affiorò da alcuni lavori, fu subito coperto. Lo stadio è ubicato nel quartiere dell’antica Croton, proprio sulla nuova tribuna.

F.C. Calcio, comune e archeologia in barba ai vincoli?
A Crotone la storia archeologica non esiste è stato distrutto di tutto, sebbene grandi nomi da Pitagora ad Aristotele ci hanno lasciato memorie inconfutabili

Quali accordi comune-sovrintendenza?

Lungo il muro della zona Vip era apparso un muro di calcarenite, subito coperto e poi asfaltato. A Crotone la storia archeologica non esiste è stato distrutto di tutto, sebbene grandi nomi da Pitagora ad Aristotele ci hanno lasciato memorie inconfutabili. Ogni battaglia non serve, si è pulito tutto, soprattutto coperto, dalle strutture di antiche tombe ad agglomerati di quartiere che in quella pianura adiacente giacciono. Ma che dire: meno male che le ricchezze, antiche archeologiche sono tutelate dallo Stato. Ci sono tracce monumentali che vanno dalla fine del V secolo al III a.C. la decisione della Sovrintendenza sgorga con una conclusione vanificando la presa di posizione sulla quale si metteva un veto all’ampliamento dello stadio. Mettendo Il tutto a posto è da ricercare da accordi, ai quali non ci è dato sapere. Sarà stato bravo il neo sindaco Ugo Pugliese, o il terzo “incomodo” che ci ha messo lo zampino? Intanto al comune il tavolo tecnico sullo Stadio, ci annuncia l’assessore Sabrina Gentile, è permanente. 

La città più povera d’Italia contro l’abbonamento pro-capite
La città più povera d’Italia contro l’abbonamento pro-capite del Crotone calcio

La città più povera d’Italia contro l’abbonamento pro-capite

Il calcio tira più di ogni cosa e, a Crotone, pur essendo la città più povera d’Italia: “pane e cipolla” ma l’abbonamento al Crotone calcio non si rinuncia. Un attaccamento particolarmente tipico delle tifoserie legate per antonomasia alla propria terra. E il Crotone in serie A quest’anno è un vanto per la gente che continua a sventolare la bandiera rosso blu. Il campo sportivo Ezio Scida diventa non idoneo per le nuove normative di legge per la sicurezza, per la squadra che quest’anno gioca in serie A. E i lavori d’ampliamento sono già cominciati a tamburo battente tra freni e burocrati di turno.

F.C. Calcio, comune e archeologia in barba ai vincoli?
il Tempio con le sue colonne che affiorò da alcuni lavori, fu subito coperto. Lo stadio è ubicato nel quartiere dell’antica Croton, proprio sulla nuova tribuna

La promessa: “il 18 settembre sarà pronto lo stadio”

Siamo vicini all’esordio casalingo e una tappa importante quella del 18 settembre. Sono arrivati diversi giocatori, altri sono andati via ma Davide Nicola neo allenatore della squadra rosso blu , sarà in campo a dirci quali saranno i risultati nel turno delle nazionali utilizzando “buoni esordi”. Ma è scontato che il Crotone il prossimo 18 settembre non può giocare all’Ezio Scida, è un cantiere in pieno regime e chi ha fissato questa data viene dal paese delle meraviglie. Un finanziamento di due milioni e mezzo di euro e decine e decine di persone che ci lavorano contro la lentezza il formalismo amministrativo neppure cosa nostra potrebbe alzare “il tiro” tra Sovrintendenza, dissensi e fermo lavori per ispezione. Per qualcuno è una zona satura ma dovrà sparire, troppo vicina al nosocomio provinciale e soprattutto uno Scippo archeologico su scavi stupendi nascosti.