Sisma Centro Italia: si aggrava il bilancio delle vittime


La Protezione civile: almeno 247 i morti. Ingv: quasi 500 repliche registrate

Continua la ricerca dei dispersi sotto alle macerie provocate dal forte sisma di magnitudo 6.0
Continua la ricerca dei dispersi sotto alle macerie provocate dal forte sisma di magnitudo 6.0

ROMA – Un’ecatombe. Il Centro Italia, colpito duramente dal sisma che ha distrutto interi paesi tra Lazio e Marche, con numerosi edifici danneggiati anche in Umbria, si è svegliato dopo un’altra notte di paura e con il numero delle vittime che sale di ora in ora.

Le attività di ricerca sono proseguite nel corso di tutta la notte e proseguono tuttora, fa sapere la Protezione Civile. Come comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, finora hanno perso la vita 247 persone: 190 sono i morti in provincia di Rieti, 57 quelli in provincia di Ascoli Piceno. La ricerca dei dispersi va comunque avanti.

Intanto però la terra non smette di tremare nel Centro Italia. Sono quasi 500 le scosse di assestamento registrate dagli strumenti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Di queste, sono 85 gli eventi sismici localizzati di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0,  8 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello avvenuto nella zona di Norcia (Perugia) con magnitudo 5.4 alle 04:33. I più forti terremoti della notte scorsa, che migliaia di persone hanno passato nelle tendopoli o in strutture di accoglienza, sono quelli avvenuti alle ore 01.22 italiane di magnitudo 3.8,  alle ore 05.17 italiane di magnitudo 4.5 e alle ore 06.51 italiane di magnitudo 3.9.

Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.

I primi provvedimenti per la ricostruzione delle zone colpite dal forte sisma di ieri saranno presi oggi nel Consiglio dei ministri convocato per le 18.