Italiani popolo di artisti, poeti ma soprattutto di buongustai
Siamo nel bel mezzo della stagione estiva, un solleone che picchia a più non posso e una sorta di programmi luculliani per il giorno di ferragosto. Amici e parenti, rientrati al sud per vacanze e riposo, ma anche, una volta l’anno, per riprendersi quei sapori che altrove sono mal spacciati. C’è solo da fare la scelta: ”al mare o in montagna”. E per la serie amici de “panza” e parenti di sangue largo alla fantasia e reincarniamo, si fa per dire, quella antipatica, forzata, tormentata prova costume ormai scaduta per fine stagione. Ritornare dopo le vacanze alla vita quotidiana con qualche chilo perduto è un rito che si rinnova.
Chi vincerà, la carne o il pesce? Non importa dove
Pronto il carbone per gli arrosti misti. Nulla frena i ferragostani nella direzione preferenziale ma carne o pesce per loro pari sono. Attrezzi a seguito e tanta passione per stare accanto all’ardente barbecue nel periodo del caldo a più non posso. Sudori che scendono copiosi sulla fronte, abbeverando quelle ciglia secche dall’implacabile ardere delle braci allegre e solcano le labbra che già godono e si compiacciono. Ma chissenefrega, se la grigliata è piena di pancetta e costine, salsicce e braciole che sbrodano grasso sulle braci ardenti. Il menù per il 15 agosto sarà sicuramente sancito da una rigorosa lista di piatti che riportano indietro nel tempo, e che nell’anno tra stress metropolitano, lavoro fuori casa e tempo poco disponibile si desiderano. Sognando appunto di ritornare alla propria terra. I nostalgici hanno una marcia in più: programmano tutto l’anno precedente. Che ricchezza il nostro patrimonio italiano ogni regione ha le sue prelibatezze, le sue storie collegate con il cibo. Sembrerà strano ma è vero. E la vacanza quasi al finire dell’estate si chiude in bellezza con una stramangiata all’insegna della convivialità e del cibo legato ai ricordi e al territorio nativo.
Ada Cosco