Speciale mostre: a Illegio si viaggia tra storia, mitologia e religione


Nel piccolo borgo, a due passi da Tolmezzo (UD), in mostra 45 dipinti da tutta Europa

La locandina della mostra di Illegio
La locandina della mostra di Illegio

Con la bella stagione aumenta la voglia di viaggiare, di esplorare luoghi nuovi, di evadere e lasciarsi tutto alle spalle. La mostra “Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini”, nel piccolo borgo montano di Illegio, in provincia di Udine, parla proprio di viaggi.

Quelli che vengono raccontati a Illegio fino al 9 ottobre però, sono viaggi diversi rispetto a quelli che siamo abituati ad affrontare nel corso della nostra vita: sono viaggi che affondano le radici nella tradizione, nella mitologia e nella religione.

Le opere in mostra.

In mostra quarantacinque dipinti provenienti da trenta collezioni d’Europa, per raccontare il rapporto che storicamente lega l’arte al viaggio. In mostra opere di Lorenzo Monaco, Botticelli, Francesco Guarino, Brueghel e Jordaens che conducono il visitatore in un viaggio a cavallo dei secoli, dal Quattrocento al Novecento.

Di particolare rilievo un’Adorazione dei Magi, realizzata da Botticelli nel 1500 circa. Il dettaglio che colpisce dell’opera è che le figure dei Magi sono completamente assenti. L’artista evidenzia infatti il ruolo degli astanti e le loro reazioni all’arrivo dei famosi sapienti, giunti da terre lontane.

Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, 1500
Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, 1500

C’è un’altra curiosità legata all’opera. Botticelli nel 1475 dipinse un’altra Adorazione dei Magi, in quel caso l’artista ritrasse i componenti della famiglia de’Medici, intenti a vegliare il Messia. Nel dipinto in mostra a Illegio invece non c’è traccia dei Medici, ma l’unico nobile riconoscibile è il sovrano Carlo VIII di Valois, segno di una politica che stava cambiando.

Info: www.illegio.it/la-mostra 

La vita e le opere di Botticelli in 5 punti

1. Sandro Botticelli (1444-1510), pittore fiorentino, è stato uno dei grandi interpreti della stagione del Rinascimento italiano.

2. Da giovane è apprendista presso Filippo Lippi. A questo periodo si possono ricondurre molte delle sue Madonne (es. Madonna col bambino e due angeli, 1468). A 26 anni gestisce già una bottega tutta sua.

3. Negli anni Settanta del ‘400 si avvicina ai principi dell’Accademia Neoplatonica, istituzione fondata da Cosimo de’Medici, basata sulla riscoperta del mondo classico e dei suoi valori. L’adesione al classicismo, insieme alle indubbie qualità artistiche, gli permette di essere ammesso alla corte di Lorenzo il Magnifico che gli commissiona varie opere: la più famosa è L’ Adorazione dei Magi (dipinto del 1475).

Sandro Botticelli, Adorazione dei magi, 1475
Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, 1475

4. È negli anni Ottanta del Quattrocento che Botticelli dipinge i suoi capolavori più noti: La primavera (1482) e La nascita di Venere (1482-1485), entrambi alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

5. La vita di Sandro Botticelli cambia bruscamente con la caduta dei Medici e la presa del potere del frate Girolamo Savonarola nel 1494. L’artista mette da parte i soggetti mitologici per dedicarsi all’arte sacra ma lentamente esce di scena, surclassato da Michelangelo e Leonardo. Muore nel 1510, isolato e in povertà.

Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1485 circa
Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1485 circa

Marco Lovisco
www.dueminutidiarte.com

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di marketing e scrittore.