Approvata la legge contro gli sprechi alimentari


Il Senato ha approvato oggi definitivamente la legge per la limitazione degli sprechi alimentari. Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, affinché vengano destinate all’assistenza degli indigenti.

La nuova legge approvata dal senato mira a ridurre gli sprechi alimentari per aiutare gli indigenti
La nuova legge approvata dal senato mira a ridurre gli sprechi alimentari per aiutare gli indigenti

Allo stesso tempo si favorisce il recupero di prodotti farmaceutici e altri a fini di solidarietà sociale. Importante anche il contributo alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e all’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi alimentari.

LE 5 PRINCIPALI NOVITA’ DELLA LEGGE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI

1. Donare il cibo per le aziende diventa più semplice: sono infatti previsti tagli degli adempimenti burocratici per semplificare i meccanismi di donazione del cibo in eccesso.

2. Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), che con la nuova legge vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme agli enti caritativi, all’industria e alla grande distribuzione già rappresentate. Previsto inoltre un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti.

Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l'incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari
Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari

3. Con la nuova legge si istituisce un Fondo presso il Ministero delle politiche agricole con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.

4. I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.

5. In caso di confisca di prodotti alimentari, l’autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.