Golpe Turchia, l’esercito: “Abbiamo preso controllo del Paese”


GOLPE TURCHIA

Erdogan: “Sono ancora io il presidente”

La Merkel rifiuta l’atterraggio.

Colpo di stato dei militari in G Turchia, con carri armati elicotteri ed F16 su Ankara e Istanbul, 15 anni di potere islamico finiti in meno di 2 ore. 36 anni dopo l’ultimo putsch. Probabilmente inutile l’appello registrato via Facetime per la CNN Turca, “Sono ancora il presidente! Scendete in piazza per resistere!”.

golpe turchiaIn volo sui cieli dell’europa non ci sono notizie recenti sulla sua posizione.

 

Ore 00.03 – Oscurata emittente pubblica – L’emittente pubblica turca Trt è stata oscurata, dopo che è stata letta la dichiarazione con cui i militari che hanno annunciato di aver preso il controllo del Paese e imposto coprifuoco e legge marziale.

Ore 00.01 – “Ambasciate turche sapevano” – Gli attaché militari delle ambasciate turche in tutto il mondo hanno ricevuto, circa mezz’ora prima che in Turchia scattassero i movimenti del golpe, un messaggio che li avvertiva che i militari avrebbero preso il potere. Lo riferiscono qualificate fonti diplomatiche europee, specificando che “questo è il segnale che si tratta di una operazione gestita dai massimi livelli delle forze armate.

Ore 23.55 – Ad Ankara scontri tra esercito e polizia – Sono in corso scontri ad Ankara tra l’esercito golpista e le forze della polizia fedeli al presidente Recep Tayyip Erdogan. Lo rende noto il corrispondente dell’emittente al-Jazeera spiegando tra l’altro che i militari golpisti hanno lanciato bombe a mano.

Ore 23.52 – Esplosione in tv di Stato – Una esplosione sarebbe stata udita all’interno dell’edificio che ospita la tv di Stato turca. Lo riporta Cnn Turk.

Ore 23.48  – Erdogan: “Scendete in strada – Sempre Erdogan: “Chiedo alla nostra gente, a tutto il mondo, di riempire le piazze del Paese per dare la risposta necessaria” ai militari che stanno tentando un colpo di Stato.

Ore 23.46 – “Erdogan chiede asilo in Germania: rifiutato” – Secondo fonti militari Usa Erdogan starebbe chiedendo asilo alla Germania. Secondo le ricostruzioni, all’aereo presidenziale sarebbe stato negato il permesso di atterrare all’aeroporto di Istanbul. L’aereo avrebbe poi fatto rotta fuori dalla Turchia.

Ore 23.42 “Rete gulenista ha responsabilità golpe” – Il presidente turcop Erdogan, parlando in diretta ad uno smartphone, ha imputato la responsabilità del colpo di Stato alla “rete gulenista”, ovvero del predicatore Fethullah Gülen. Erdogan ha inoltre affermato che il colpo di Stato è “opera di una minoranza” delle forze armate. Lo riportano la Cnn turca e il sito del Guardian.

golpe turchiaOra 23.40 – Golpe attuato da gran parte di esercito” –Il tentativo di colpo di Stato in Turchia coinvolge una parte sostanziale dell’esercito e “non solo pochi colonnelli”. È quanto riferisce a Reuters una fonte dell’Unione europea che sta seguendo gli eventi in corso in Turchia, che è Paese candidato all’adesione al blocco Ue.

Ore 23.35 – Erdogan: “Mi recherò ad Ankara” – Nel primo intervento pubblico dopo il colpo di Stato militare il presidente Erdogan ha annunciato: “Mi recherò ad Ankara”.

Ore 23.33 “Reagiremo con violenza” – La nostra nazione, mai e poi mai tollererà azioni contro la democrazia” e le autorità democraticamente elette risponderanno al tentato golpe anche “se ciò dovesse comportare dei morti”. Lo ha scritto su Twitter il premier turco, Binali Yldirim, sottolineando che alcuni importanti edifici dello Stato sono stati circondati dai militari.

Ore 23.31 – Erdogan: “Sono ancora io il presidente” – “Sono ancora il presidente della Turchia ed il Commander in chief: resistete al colpo di stato nelle piazze e negli aeroporti”. Così il presidente turco Erdogan spiegando di non ritenere “che il colpo di Stato avrà successo”

Ore 23.29 – “Siamo fermi in aeroporto, è tutto bloccato e tutti i voli sono stati cancellati”. Lo dice al fattoquotidiano.it Marco Possenti, tecnico di laboratorio dell’ospedale di Sulaimaniyah in Kurdistan, che si trova in questo momento all’aeroporto di Ataturk.

Ore 23.28 –  Spari a palazzo presidenziale – Sono stati uditi colpi di arma da fuoco  nei pressi del palazzo presidenziale.

Ore 23.27  – Tutti gli aeroporti chiusi – Tutti gli aeroporti della Turchia sono stati chiusi. Lo ha riportato l’emittente di stato Trt.

Ore 23.21 – Esercito: “Nuova costituzione prima possibile” – L’esercito turco ha annunciato alla tv di Stato Trt che, non appena sarà concluso il colpo di Stato, “una nuova Costituzione sarà preparata il prima possibile”

Ore 23.15 – Proclamata legge marziale –  L’esercito turco ha proclamato la legge marziale e il coprifuoco. E’ quanto riportano diversi media internazionali in merito al colpo di Stato in atto in Turchia

Ore 23.13 – Gentiloni: “Italiani in Turchia rimanete in casa” –Turchia seguo evolversi iniziativa militare con ambasciata. Unità di crisi contatta connazionali invitandoli a restare in casa”. Lo scrive il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, su Twitter.

Ore 23.11 – “Erdogan a breve in tv”- Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, dovrebbe comparire a breve in tv, dopo che l’esercito ha dichiarato di avere preso il controllo di tutta la Turchia e il premier Binaly Yildirim ha denunciato che è in corso un tentativo di colpo di Stato. Lo riporta giornale britannico Mirror

Ore 23.09 –  Tutti i voli cancellati – Tutti i voli all’aeroporto internazionale Ataturk, ad Istanbul, sono stati cancellati.

Ore 23.05 – Militari assaltano sede polizia – Soldati turchi avrebbero assaltato la sede centrale del dipartimento di polizia di Istanbul, intimando agli agenti di consegnare le armi. Lo riportano i media turchi, citando testimoni secondo cui si sarebbero sentiti spari nella zona.

Ore 22.59 Presidenza: “Attacco a democrazia” – “E’ un attacco alla democrazia turca. Un gruppo all’interno delle forze armate ha tentato di rovesciare un governo eletto democraticamente”. Così fonti della presidenza turca di Erdogan sul colpo di Stato in atto nel paese, secondo quanto riportato dal Guardian

Ore 22.55 – “Renzi segue sviluppi” – Matteo Renzi segue gli sviluppi della situazione in Turchia, in contatto con la Farnesina e con le capitali europee.