Brexit, “Il Trono di Spade” è salvo


Lo conferma la HBO: «Con uscita dalla Ue nessun effetto materiale sulla serie»

La Brexit non riuscirà a fermare la lotta per conquistare "Il Trono di Spade"
La Brexit non riuscirà a fermare la lotta per conquistare “Il Trono di Spade”

“Il Trono di Spade” è salvo. I fan possono tirare un sospiro di sollievo: Brexit non avrà ripercussioni sulla loro amata (e costosa) serie tv. La rassicurazione arriva dalla HBO, che firma la serie: «Non ci aspettiamo che il risultato del referendum Ue avrà effetti materiali su Game oh Thrones».

L’allarme era arrivato da un’associazione internazionale del settore produttivo, secondo la quale l’esito del referendum del 23 giugno rischiava d’impoverire la tv nel Regno Unito. E di mettere in ginocchio produzioni onerose, non solo britanniche.

Michael Ryan, presidente dell’Independent Film and Television Alliance (Ifta), sigla internazionale che rappresenta case di produzione indipendenti, aveva dichiarato su Variety: «Il settore creativo potrebbe essere “devastato” dall’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Un grosso guaio per l’industria del cinema e della tv nell’isola. La produzione di film e programmi televisivi è molto onerosa». Per questo anche “Il Trono di Spade” rischiava la chiusura.

Diverse scene de “Il Trono di Spade”, infatti, sono girate nell’Irlanda del Nord, per cui la produzione durante le riprese ha potuto attingere, in questi anni, a fondi europei di sviluppo regionale. Cosa che non sarebbe più possibile con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Ma, ci ha tenuto a precisare la HBO, per le ultime stagioni non è stato più così, quindi tutto sembra tranquillo.