Madre e figlia morte per sospetta intossicazione a Campobasso: 5 indagati per i reati di omicidio colposo, lesioni colpose e responsabilità colposa
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Cinque persone, appartenenti al personale sanitario, sono indagate dalla procura di Campobasso nell’ambito dell’inchiesta relativa alla morte della 15enne Sara Di Vita e di sua madre, la 50enne Antonella Di Ielsi. Le due sono decedute a breve distanza l’una dall’altra tra il 27 dicembre e la giornata successiva per circostanze ancora da chiarire, probabilmente legate a una intossicazione alimentare. Entrambe erano state ricoverate nell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Il padre della ragazza è attualmente ricoverato, sotto osservazione, all’istituto Spallanzani di Roma. Per ragioni precauzionali, inoltre, anche la sorella della minore è ricoverata nello stesso istituto. I cinque operatori sanitari, intervenuti nelle prime fasi di assistenza, risultano indagati per i reati di omicidio colposo, lesioni colpose e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. L’indagine – fa sapere la procura di Campobasso – è prioritariamente volta a ricostruire l’intera catena degli interventi medici, con specifico riguardo ai precedenti accessi della quindicenne al pronto soccorso: risulta, infatti, che la minore si fosse presentata in struttura per due volte prima del decesso. Parimenti, si indaga sugli interventi richiesti dalla madre prima dell’evento fatale. L’iscrizione dei sanitari nel registro degli indagati, precisa ancora la procura, “costituisce un atto dovuto, necessario per garantire il diritto di difesa e la partecipazione dei soggetti coinvolti agli accertamenti tecnici non ripetibili che saranno disposti a breve”.
Le attività investigative, coordinate dalla procura, sono state affidate alla Squadra mobile e avviate d’urgenza per definire la dinamica degli eventi e stabilire l’esatta causa dei due decessi. In particolare, evidenzia la procura, “data l’estrema complessità del quadro clinico, sono stati disposti accertamenti multidisciplinari, comprensivi di esami autoptici e consulenze specialistiche, orientati secondo tre direttrici: responsabilità individuali – verificare l’eventuale sussistenza di negligenze o sottovalutazioni del quadro clinico della minore e della madre, nonché errori nell’applicazione dei protocolli diagnostici. individuazione della “fonte di innesco” -; risalire con assoluta precisione all’origine della patologia e all’agente causale che ha determinato un exitus così fulmineo per una giovane di 15 anni e per la sua genitrice, chiarendo le ragioni di una simile virulenza; tutela della salute pubblica – ricostruire l’insorgenza patologica per isolare eventuali, residue, “fonti di innesco” e interrompere ogni dinamica di rischio, garantendo che nessun altro cittadino possa essere coinvolto in una tragedia di questa natura”. In relazione agli eventi, la procura di Campobasso esprime “il più profondo cordoglio per la perdita di una giovane ragazza di soli 15 anni e della propria madre. La morte di una minorenne, avvenuta con modalità così repentine e drammatiche, rappresenta un evento che scuote l’intera comunità e impone a questo ufficio il massimo impegno investigativo per restituire risposte certe alla famiglia e ai cittadini”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)