Test di Medicina, Bernini firma il decreto per la graduatoria nazionale


Test di medicina, la ministra Bernini firma il decreto ministeriale per la composizione della graduatoria nazionale: entreranno studenti con sufficienze dirette, sufficienze reintegrate e crediti da recuperare

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Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto ministeriale per la composizione della graduatoria nazionale all’esito degli esami di elementi di Biologia, Chimica e Fisica validi per l’accesso ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. In graduatoria entreranno studenti con sufficienze dirette, sufficienze reintegrate e crediti da recuperare. Le sufficienze dirette riguardano i voti pari o superiori a 18 che sono stati ottenuti e accettati subito. Le sufficienze reintegrate permettono di ripristinare il voto positivo del primo appello rifiutato, qualora al secondo appello il voto sia risultato insufficiente. Questa scelta, volta a tutelare il risultato già acquisito, può essere esercitata dallo studente entro il 27 dicembre 2025 per rendere il voto nuovamente valido ai fini della graduatoria. Entro la stessa data gli studenti potranno accettare i voti del secondo appello.

Il recupero dei crediti formativi riguarda i casi in cui non è stata raggiunta la sufficienza in una o due materie. In tale eventualità, i crediti mancanti saranno recuperati presso la sede universitaria assegnata sulla base della graduatoria pubblicata l’8 gennaio. Questa modalità permette allo studente di non essere escluso dalla graduatoria e di proseguire il proprio percorso, a condizione di recuperare i crediti successivamente. In ogni caso, il punteggio finale viene calcolato solo sulla base dei voti pari o superiori a 18: i risultati insufficienti non contribuiscono alla definizione del punteggio utile per la graduatoria. In via transitoria, limitatamente all’anno accademico 2025/2026, le Università potranno inoltre prevedere -su richiesta dello studente- che i voti del semestre filtro non concorrano alla media finale, riconoscendo la specificità di questa prima applicazione della riforma. Resta salvo che tutti gli studenti che non proseguono nel corso scelto potranno immatricolarsi in qualsiasi corso di studio anche oltre i termini previsti dai regolamenti degli atenei e comunque entro il 6 marzo 2026.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)