Delitto di Garlasco, Andrea Sempio parla a Quarto Grado: “Una tifoseria ormai schierata contro di me, come fosse una partita di calcio”
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“Io sono molto contento che sia arrivata questa giornata. Questa cosa del Dna è andata molto per le lunghe, è andata molto per le lunghe negli anni, meno male che finalmente l’abbiamo risolta“. Così Andrea Sempio commenta a Quarto Grado L’incidente probatorio sulle tracce di Dna rinvenute sulle unghie di Chiara Poggi, uccisa nell’agosto del 2007.
“In questi giorni che siamo stati a Roma, noi abbiamo passato proprio le ore a riguardare tutte le immagini della scena del delitto subito dopo il delitto, quindi è stato un lavoro anche abbastanza pesante dover vedere le immagini, il sangue, tutto”, ha spiegato a Martina Maltagliati.
“Cioè, hai visto per la prima volta le immagini anche del cadavere di Chiara?”, gli ha chiesto la giornalista. “Alcune. Alcune. Quindi non è stato un gran bel momento“, ha risposto. Sull’eventuale oggetto comune toccato da Sempio e Chiara, il ragazzo dice: “Può essere la PlayStation, ma possono essere anche eventuali oggetti di uso comune. Vieni a casa mia, ti siedi sul divano, tu hai toccato i cuscini e il bracciolo. Può essere il telecomando, ma può essere qualunque altra cosa: può essere il corrimano della scala, può essere che sei andato in bagno e hai toccato la maniglia della porta, può essere che hai toccato la porta spingendola. Qualunque cosa. L’unica cosa certa, che ho capito io della parte genetica, è che normalmente, quando una traccia resta in seguito ad un’aggressione, è una traccia più netta, più precisa. Quindi, già a me non convince. Mi dava proprio più l’idea di… magari sarà un qualcosa di involontario, un qualcosa di contaminato“.
“LA MIA PRESENZA IN AULA SAREBBE SERVITA A CREARE SOLTANTO PIÙ CONFUSIONE, PIÙ CAOS”
All’udienza sull’incidente probatorio c’era Alberto Stasi, non lui: “In realtà, quello che mi era già stato detto, anche nelle altre udienze, è che non era prevista la mia presenza. Avrei dovuto chiedere forse un permesso al Gip per partecipare, però tanto non dovevo intervenire, la mia presenza non era necessaria, non era richiesta. Secondo me, sarebbe servito soltanto a creare più confusione, più caos“.
“È trapelato che forse dall’analisi del Rac potrebbe uscire una possibile ossessione nei confronti di Alberto Stasi”, ha chiesto Maltagliati. “No, in realtà nei miei diari so di aver scritto qualcosa quando Alberto Stasi si è rappresentato sui media. Io non credo ci siano elementi tali da dire ‘un’ossessione per Stasi’”, ha spiegato Sempio. E sulla difesa di Stasi, invece, aggiunge: “In realtà, se loro ritengono Alberto Stasi innocente, fanno anche bene a cercare tutte le vie, tutti i mezzi che hanno per cercare di scagionarlo, comunque di dimostrare la sua innocenza”.
“UNA TIFOSERIA CONTRO DI ME, COME IN UNA PARTITA DI CALCIO”
“Non è un bel periodo, ovviamente ci sono forze che ce la stanno mettendo tutta per abbattermi. Io credo che, come ho già detto, se non verrà fuori un appiglio forte tecnico allora bisognerà creare il ‘mostro’”, ha ammesso il ragazzo. A tal proposito, Sempio ha aggiunto: “C’è una tifoseria ormai schierata che ce l’ha con me. Parlo proprio di pubblico, parlo di persone non parlo di inquirenti o che. C’è proprio una parte che ormai è schierata come in una partita di calcio: ce l’hanno con me e via”.
Andrea ha proseguito: “Quella è stata una cosa che a un certo punto mi ha dato fastidio, perché posso capire i dubbi, posso capire che la narrazione che ci può essere sui media, magari, ha convinto alcune persone. Però, lì ho proprio visto persone dispiaciute che ci fosse magari qualcosa a mio favore e quella è la cosa che un pochino mi ha dato fastidio. Il resto, insulti o che, possono sparare tutto quello che vogliono, non mi tocca”.
“Marco Poggi è ancora un tuo amico, so che ci sono stati dei contatti anche recenti, questo ti dà forza?”, ha chiesto la giornalista. “Quello assolutamente sì- ha detto Sempio del rapporto con il fratello di Chiara-. Ci siamo sentiti non molto tempo fa, due o tre settimane fa. Non ci sentiamo spesso, però ogni volta che ci sentiamo diciamo che c’è uno scambio significativo tra due amici”.
E che Natale sarà per Andrea Sempio: “Sarà il più possibile sereno, ma comunque con quella nuvola all’orizzonte che sta sempre lì e che non puoi mandare via”.
LA LEGALE ANGELA TACCIA SUL VIDEO PUBBLICATO DAL COLLEGA A TAVOLA: “MANGIAMO ANCHE NOI, SIAMO UMANI ANCHE NOI”
Durante la puntata di Quarto Grado si è anche parlato del video diffuso dall’avvocato Liborio Cataliotti, dal suo profilo Ig, poche ore dopo la conclusione dell’udienza di ieri, al tribunale di Pavia. “Il pool difensivo al gran completo” era seduto a un tavolo e si mostrava tra chiacchiere e sorrisi. Nel team anche Angela Taccia che, in puntata, ha spiegato: “Non siamo dei finti perbenisti. Mangiamo anche noi, siamo umani anche noi”.
“E ogni tanto sorridete”, ha aggiunto il conduttore Gianluigi Nuzzi. “Sì- ha risposto la legale- senza mancare di rispetto a nessuno. Anche Stasi sorrideva, eppure è condannato per l’omicidio della sua fidanzata“.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)