Classificazione comuni montani, Calderoli apre al dialogo


Classificazione dei Comuni montani, il ministro Calderoli apre al dialogo sui nuovi criteri. Il punto è stato dunque rinviato a una prossima seduta

comuni montani

Nella seduta della di Conferenza Unificata è stato affrontato il tema del regolamento che definirà i criteri per la classificazione dei Comuni montani, con il ministro Roberto Calderoli che si è confermato disponibile a una ulteriore fase di confronto con gli enti territoriali, accogliendo le richieste “con spirito costruttivo”.

Il punto è stato dunque rinviato a una prossima seduta, mentre il confronto con gli enti territoriali proseguirà già dalla prossima settimana. L’obiettivo, condiviso trasversalmente, è arrivare a un’intesa in tempo utile ad evitare il rischio di perdere le risorse del Fosmit.

“Non sono innamorato di nessun criterio- chiarisce il ministro- e dunque resto ben disponibile al dialogo, senza preclusioni. Sottolineo però che i parametri da me proposti rispecchiano ciò che è stato proposto dai sei esperti indicati proprio dagli enti territoriali: tre dalle Regioni, due dai Comuni, uno dalle Province. Da parte mia, confermo la volontà di trovare una soluzione ragionevole e di buonsenso”.

Per arrivare a “una soluzione il più possibile condivisa, oltre ai tre criteri già proposti nei giorni scorsi, ho dato disponibilità ad accogliere l’ulteriore emendamento proposto dalle Regioni in merito ai ‘cluster di interclusi’. Inoltre sono propenso a valutare anche un’ulteriore estensione verso quei Comuni che, pur avvicinandosi a tutte le soglie indicate, restano esclusi per poco da ciascuna di esse. Si può prevedere anche un percorso di gradualità per ridurre l’impatto immediato. Lavoro per arrivare a un esito il più possibile positivo e trasversale”.

Al netto di numeri e criteri, sottolinea Calderoli, “ciò che più mi sta a cuore è che si rispetti la montagna e le vere terre alte. Come già detto anche in altre occasioni, l’ultima ieri in question time, nell’attuale elenco sono presenti Comuni che con la montagna non hanno nulla a che vedere, come ad esempio Roma e Bologna di altimetrie medie rispettivamente 67 e 82 metri, ma anche realtà locali caratterizzate da spiagge. Mi aspetto dunque proposte concrete in questo senso dagli enti territoriali, già a partire dall’incontro previsto questo lunedì”.

Al termine dell’intervento, informa una nota, tutti i rappresentanti degli enti territoriali hanno ringraziato il ministro Calderoli per la sua disponibilità a un ulteriore confronto. E’ stato raccolto l’impegno a fare proposte concrete e costruttive per giungere a una soluzione il più possibile condivisa, che rispecchino i principi di riconoscimento e promozione delle zone montane così come previsto dalla legge 131/2025 e dall’articolo 44 della Costituzione.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)