Il Natale è sinonimo di gioia, ma per i nostri animali domestici, purtroppo, è anche il periodo più pericoloso dell’anno tra decorazioni e piante tossiche
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Il Natale porta con sé atmosfere calde, case decorate, tavole imbandite e momenti di convivialità. Ma per i nostri amici a quattrozampe questo periodo rappresenta anche uno dei momenti dell’anno con il maggior numero di accessi nelle strutture veterinarie per ingestione di oggetti, intossicazioni, incidenti domestici e stress da sovraccarico.
Le associazioni veterinarie e i report di settore in Italia concordano nel definire il periodo natalizio come quello con il picco massimo di urgenze. Sebbene la percentuale esatta possa variare, molte fonti (interviste a medici veterinari, articoli di settore) riportano un aumento stimato tra il 30% e il 50% di accessi al pronto soccorso veterinario tra la Vigilia di Natale e l’Epifania rispetto alla media settimanale.
«Il periodo delle feste è bellissimo, ma nasconde rischi spesso sottovalutati” – spiega il Dott. Maurizio Albano, medico veterinario e fondatore di ABIVET, azienda che dal 2000 eroga l’unico corso in Italia per tecnico veterinario ad essere Accreditato ACOVENE, riconosciuto dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e che comprende anche la certificazione delle competenze e della formazione da parte di CEPAS Bureau Veritas – “Le principali emergenze che vediamo riguardano ingestione di decorazioni, cioccolato o alimenti non adatti, piante tossiche e piccoli incidenti legati a luci e cavi. Il tecnico veterinario ha un ruolo cruciale: è il primo a intercettare segnali d’allarme, educare i proprietari e accompagnarli nelle scelte corrette. La prevenzione, in queste settimane, fa davvero la differenza.”
Albero, decorazioni, piante tossiche: perché il Natale è considerato “a rischio”
L’albero di Natale può trasformarsi in un irresistibile parco giochi per cani e gatti: palline in vetro, fili decorativi, nastri e piccoli oggetti possono facilmente essere ingeriti. Le luci, se rosicchiate, possono provocare scosse o ustioni, mentre alcune piante ornamentali tipiche delle feste – come stella di Natale, vischio e agrifoglio – risultano tossiche se ingerite.
Le osservazioni cliniche aggregate dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e dalle principali reti di pronto soccorso veterinarie H24 indicano un aumento stimato di circa il 25% delle diagnosi di ostruzione intestinale dovute all’ingestione di corpi estranei natalizi rispetto alla media del periodo estivo.
Anche la cucina è un terreno minato: cioccolato, panettone, uvetta, cipolla, xilitolo, ossa di pollo sono tra gli alimenti più pericolosi. I cani sono più propensi del 75% a essere curati per avvelenamento da cibo umano nel mese di Dicembre rispetto a qualsiasi altro mese. (Fonte The Kennel Club)
I consigli per un Natale “pet safe”
Per aiutare le famiglie a vivere le feste senza rischi, ecco una checklist essenziale.
1. Attenzione all’albero e alle decorazioni
Per garantire la sicurezza degli tuoi animali domestici, è fondamentale che l’albero di Natale venga fissato in modo stabile per prevenire rovesciamenti accidentali, soprattutto in presenza di gatti curiosi o cani di grossa taglia. È inoltre necessario evitare l’uso di palline in vetro e di qualsiasi altra decorazione facilmente ingeribile, che può causare ostruzioni intestinali. Infine, tutti i fili elettrici e le luminarie devono essere tenuti inaccessibili agli animali per scongiurare il rischio di scosse o ustioni causate dal rosicchiamento.
2. Piante sì, piante no
Per quanto riguarda le piante decorative, è fondamentale evitare quelle notoriamente tossiche per gli animali domestici, come il vischio, la stella di Natale e l’agrifoglio, che possono causare intossicazioni. Si consiglia vivamente di preferire piante non tossiche o, in alternativa, optare per decorazioni e piante artificiali per eliminare completamente il rischio di ingestione accidentale.
3. Tavola e cucina sorvegliate speciali
La cucina e la tavola festiva devono essere considerate zone ad alto rischio. È fondamentale non dare mai assaggi casuali dei nostri piatti ai pet, per quanto possano sembrare innocui. Bisogna inoltre tenere lontani e inaccessibili tutti gli alimenti estremamente pericolosi o tossici, in particolare cioccolato, uvetta (presente in panettoni e dolci), dolciumi, ossa cotte, salumi e qualsiasi altro alimento eccessivamente grasso.
4. Casa piena di ospiti? Ridurre lo stress
Se la casa si riempie di ospiti, la priorità è ridurre al minimo lo stress per l’animale. È essenziale creare uno spazio tranquillo e sicuro dove il pet possa rifugiarsi, lontano dal trambusto e dagli estranei, quando ne sente la necessità. Inoltre, per non destabilizzare l’animale, è importante mantenere per quanto possibile le routine e gli orari abituali di passeggiate e pasti.
5. Botti di Capodanno: protezione dai rumori
Il culmine delle festività, la notte di San Silvestro, rappresenta un momento di massimo terrore e stress acustico per molti animali domestici a causa dei botti e dei fuochi d’artificio. Per proteggere i pet dal panico, è cruciale non lasciarli mai soli durante i momenti di maggiore fragore. Si consiglia di chiudere finestre e persiane per isolare l’ambiente, accendere la televisione o la radio a un volume moderato per mascherare i rumori esterni e creare un nascondiglio sicuro (una cuccia o una stanza interna) dove l’animale possa rifugiarsi. In caso di ansia estrema, è sempre opportuno consultare il veterinario con anticipo.
La responsabilità oltre il 25 Dicembre: i rischi dei ‘regali vivi’
“Il periodo natalizio, spinto dall’emozione del momento, vede un’impennata nelle adozioni impulsive o nell’acquisto di pet da regalare a terzi. Questa leggerezza comporta rischi altissimi”, dice il Dott. Albano. “In primis il rischio abbandono. L’animale, una volta svanita la novità delle feste, può diventare un peso in termini di tempo e costi. Questo porta all’aumento degli abbandoni nei mesi successivi. E poi la mancanza di consapevolezza. La persona che riceve il pet in regalo spesso non è preparata ad affrontare un impegno che può durare oltre 15 anni e non ha partecipato attivamente alla scelta della razza o specie più adatta al proprio stile di vita. E se il destinatario del regalo, come spesso accade, è un bambino, le accortezze e le responsabilità dei genitori devono moltiplicarsi esponenzialmente. Nonostante l’entusiasmo iniziale, la gestione quotidiana ricade inevitabilmente sull’adulto. È fondamentale che i genitori abbiano pianificato l’adozione e siano pronti a gestire l’animale a lungo termine, educando il bambino e non lasciando che il pet sia liquidato come un ‘giocattolo’ esaurito. L’animale è un membro della famiglia che richiede cure costanti, ben oltre la magia del 25 dicembre.”
Per tali ragioni, occorre pianificare ogni adozione solo dopo un’attenta riflessione e la partecipazione attiva di tutti i membri della famiglia. L’adozione deve essere un atto d’amore e responsabilità, mai un capriccio festivo.
Il messaggio è chiaro: basta qualche accortezza per trasformare le feste in un periodo piacevole anche per gli animali.