È iniziato da Roma il viaggio della fiamma olimpica di Milano Cortina 2026. L’ultima tappa sarà lo stadio San Siro, ecco i passaggi nelle altre regioni
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Da Atene a Roma, dal Panathinaiko allo Stadio dei Marmi. È iniziato, nel segno della solennità e in nome della storia, il viaggio della fiamma olimpica di Milano Cortina 2026. Il sole di Roma come nobile auspicio, nel ricordo intramontabile dei Giochi Estivi del 1960, a saldare il passato con un presente carico di emozioni, di sogni e di ambizioni.
Una breve cerimonia nell’impianto del Foro Italico ha segnato l’inizio della staffetta che, per 63 giorni, attraverserà 60 città di tappa, percorrendo oltre 12.000 chilometri e tutte le 110 province, toccando siti del patrimonio mondiale e paesaggi simbolo del Paese. Un viaggio che legherà l’Italia al significato dell’evento e ai valori che lo presiedono, fino all’ultima tappa del viaggio allo stadio San Siro, per la Cerimonia di Apertura di Milano Cortina 2026.
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Il passaggio della Fiamma, simbolo universale di pace, unità e valori olimpici, sarà fonte ispirazione per le comunità e per i giovani, lasciando un’eredità chiamata a creare una società coesa e inclusiva.
Il saluto del presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, ha aperto l’emblematico evento: “È una giornata storica, ricca di emozioni. Siamo qui a Roma in uno scenario meraviglioso. Saranno 10.001 torce ma una fiamma unica, che testimonia passione e voglia di essere protagonisti per un intero Paese. I Giochi sono un ritorno di immagine per tutto il Paese”.
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha sottolineato la portata del viaggio: “La vita ci ha regalato un sogno, vivere questi Giochi. Questo fuoco rappresenta la nostra passione. Lo sport illumina la nostra vita. Il pensiero va alla macchina organizzativa e un ringraziamento ai 10 mila tedofori”. Il messaggio del presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha chiuso la serie degli interventi istituzionali: “Se siamo qui è anche grazie a Giulio Onesti e ai Giochi che ha portato a Roma nel 60. In questo viaggio bellissimo toccheremo tutti i siti Unesco e sarà un grande spot per il Paese. Un significato profondo anche come risposta d’orgoglio alla decisione di chi ci negò la possibilità di concorrere con Roma all’assegnazione di un’altra edizione estiva. Lo sport ci insegna a rialzarci e a festeggiare nuovi traguardi, come questo che ci unisce in un sogno magico”.
Protagonista della cerimonia, a unire epoche diverse nel segno dei cinque cerchi, anche Giancarlo Peris, l’ultimo tedoforo dei Giochi di Roma 1960. Dopo 65 anni è stato lui a portare con sé all’interno dello Stadio dei Marmi la lanterna dove era custodita la fiamma, passandola a Malagò, che ha acceso il braciere del viaggio.
L’emozionante momento ha sancito l’inizio della staffetta, inaugurata dall’olimpionico Gregorio Paltrinieri, vincitore di un oro, due argenti e due bronzi Olimpici. Paltrinieri ha percorso il primo tratti ufficiali all’interno dello Stadio dei Marmi e ha effettuato il Torch Kiss, il momento di passaggio della Fiamma tra i tedofori, con Elisa Di Francisca, seconda tedofora. L’olimpionica della scherma, vincitrice di due ori e un argento Olimpici nel fioretto (Scherma), ha completato la sua porzione di campo prima di cedere il testimone al terzo tedoforo, un altro olimpionico, Gianmarco Tamberi. Il vincitore della medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020, dopo aver chiuso il terzo giro dello stadio, ha ceduto il testimone al cestista Achille Polonara. L’azzurro della pallacanestro ha accompagnato la Torcia fuori dallo Stadio dei Marmi, lanciando la staffetta per le strade della Città Eterna.
IL VIAGGIO LUNGO L’ITALIA
Dopo aver lasciato, da oggi al 6 febbraio 2026 la fiamma olimpica percorrerà 12mila chilometri attraversando tutte le regioni italiane: le città toccate saranno 60 e i Comuni 300.
Da Roma poi, il viaggio toccherà tutte le province del Lazio per approdare poi a Perugia, in Umbria, il 9 dicembre. Una volta passata dall’Umbria alla Toscana – arriverà a Firenze l’11 dicembre – la Fiamma Olimpica giungerà in Sardegna. Il 13 dicembre la torcia sarà ad Olbia e il 14 dicembre a Cagliari, dopo aver fatto tappa, nella stessa giornata, a Barumini, Quartu Sant’Elena e Iglesias. Subito dopo sarà la volta di Palermo e della Sicilia. La Fiaccola trascorrerà il Natale in Campania, nella città partenopea, dopo aver percorso la splendida penisola sorrentina, Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano. Il 26 dicembre si sposterà a Caserta e poi Avellino, per viaggiare in seguito verso la Basilicata. Dopo essere passata, in Puglia, da Taranto e Lecce, la Fiamma passerà la sera di San Silvestro affacciata sull’Adriatico, a Bari, il capoluogo pugliese. Il 1 gennaio sarà a Trani per poi salire a Castel del Monte, nel territorio andriese.
Dopo la Puglia sarà la volta di Molise e Abruzzo; il 6 gennaio la fiamma approderà a Bologna e in Emilia-Romagna. Dopo le tappe in Liguria, Piemonte e Val d’Aosta, la torcia varcherà i confini della Lombardia il 14 gennaio a Varese, poi in Veneto e in Friuli Venezia Giulia (23 e 24 gennaio).
La fiamma sarà a Cortina il 26 gennaio: partirà da Pian di Lago per poi passare sotto il trampolino storico del ’56. In seguito, passerà sulla pista olimpica Eugenio Monti, dalla pista di bob per dirigersi verso lo stadio del curling. Dopo aver toccato numerose località del Trentino Alto Adige dal 27 al 29 gennaio, il viaggio della Fiaccola giungerà al termine a Milano il 5 febbraio, vigilia della Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che si terrà allo Stadio San Siro.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)