“Sono un malato fortunato”, ha detto il telecronista Carlo Vanzini, raccontando di aver scoperto il tumore al pancreas per caso
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Il telecronista sportivo di Sky Carlo Vanzini ha un tumore al pancreas: conosciutissimo per le sue telecronache di Formula 1 per Sky. In un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, Vanzini ha avuto la diagnosi il 18 giugno scorso con un controllo del tutto casuale, dal momento che non aveva nessun sintomo. Fortunatamente, da quello che gli hanno detto i medici, lo ha scoperto presto. Non si può dire la stessa cosa per la sorella del telecronista, morta cinque anni fa proprio per un tumore al pancreas scoperto quando ormai non si poteva fare più nulla. Proprio per la scoperta precoce, nell’intervista, Vanzini si è definito “un malato fortunato“. Il telecronista, che è sposato con la giornalista Cristina Fantoni del Corriere e ha tre figli, ha raccontato di aver già fatto dieci sedute di chemioterapia e che, dopo l’ultima che gli rimane, a fine gennaio 2026 potrà operarsi.
In che occasione ha scoperto il cancro? Grazie a un post pubblicato sui social da un suo collega che condivideva la notizia di uno screening al centro Formula Medicine di Viareggio, con il dottor Riccardo Ceccarelli. “Quest’anno deciso di saltare il solito check up, ma quando ho visto il post l’ho chiamato per dirgli che se mi avesse avvisato sarei andato con lui”. Da lì, è stata una catena di esami. L’ecografia addominale fa emergere una lesione. A Vanzini viene detto: “Dobbiamo parlare, c’è una lesione. Si può prendere, ma devi correre. Chiamo subito mia moglie Cristina, che nonostante lo choc si attiva per prenotare una tac e una visita con il chirurgo, a Verona”. Dove gli dicono che dopo la chemio (che poi farà al San Raffaele di Milano) si può fare un’operazione. “Un po’ di luce“, racconta il telecronista.
Ai colleghi lo ha detto durante il viaggio per il Gran premio di Formula 1 in Olanda, ma uno dei momenti più difficili è stato quando lo Vanzini e la moglie lo hanno detto ai figli. “Alla fine di luglio, dopo una vacanza. Cristina, ancora una volta, è stata bravissima: è la colonna portante della famiglia, è una donna fortissima. Ha cominciato lei: ‘Papà si deve curare’. Ma io ho chiesto di comportarsi come sempre, di farmi arrabbiare, perché non avevo bisogno di infermieri”.
“Non mi sono chiesto perché è capitato a me, mi toglierebbe solo energie. E a me servono per guarire”, spiega Vanzini. Perchè parlarne? “Perché molte persone gli fanno domande: ‘Giorni fa sono entrato in tendenza su X, per il mio aspetto: sono gonfio per il cortisone, sono pelato, ho perso la barba… Alcuni conoscenti hanno creduto senza battere ciglio alla mia storia di un cambio di look. Altri hanno scritto sui social ai miei figli: è stato mio figlio più grande a chiedermi di dirlo”. Come si sente? “Sono ottimista, come lo canta Roberto Vecchioni, che pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)