Amiloidosi cardiaca con variante genetica V142I: Acoramidis riduce la mortalità


Acoramidis riduce la mortalità del 69% nei pazienti con amiloidosi cardiaca da TTR con variante genetica V142I

cuore

Dati di grande rilievo arrivano dall’American Heart Association 2025: il farmaco acoramidis, ha mostrato una riduzione significativa della mortalità e delle ospedalizzazioni cardiovascolari nei pazienti affetti da amiloidosi cardiaca da transtiretina (ATTR-CM) legata a mutazioni genetiche, in particolare la variante p.Val142Ile (V142I, nota anche come V122I).

Lo studio, presentato in due poster moderati al congresso e pubblicato simultaneamente su JAMA Cardiology, fa parte del programma ATTRibute-CM, già noto per aver dimostrato l’efficacia di acoramidis nei pazienti con forma wild-type della malattia.

Una riduzione della mortalità mai vista in questa popolazione
Nei pazienti con ATTR-CM dovuta a varianti genetiche, acoramidis ha determinato:
• una riduzione del 59% del rischio di mortalità per tutte le cause (ACM) a 42 mesi rispetto al placebo (p=0.032);
• una riduzione del 69% del rischio combinato di mortalità o prima ospedalizzazione cardiovascolare a 30 mesi (p=0.016);
• e, in particolare nel sottogruppo con la mutazione V142I, una riduzione del 69% della mortalità a 42 mesi (p=0.045).

È la prima evidenza di beneficio clinico di questa entità in una popolazione ad alto rischio e finora con opzioni terapeutiche molto limitate.

“La riduzione del 69% della mortalità osservata con acoramidis è un risultato clinicamente rilevante e duraturo,” ha dichiarato Kevin Alexander, MD, della Stanford University School of Medicine, primo autore dell’articolo su JAMA Cardiology. “Per la popolazione afroamericana, che presenta questa mutazione nel 3-4% dei casi, significa poter contare per la prima volta su una terapia efficace, con miglioramenti reali nella sopravvivenza, nella capacità funzionale e nella qualità di vita.”

I dettagli pubblicati su JAMA Cardiology
L’articolo, intitolato “Efficacy of Acoramidis in Wild-Type and Variant Transthyretin Amyloid Cardiomyopathy: Results from ATTRibute-CM and its Open-Label Extension”, riporta che il beneficio clinico si accompagna a miglioramenti funzionali consistenti: +87 metri al test del cammino dei 6 minuti (p=0.0048); +20 punti nel punteggio del Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire Overall Summary (p=0.0019), indice di un netto miglioramento percepito dello stato di salute.

Un farmaco che stabilizza la TTR in modo quasi completo
Acoramidis è uno stabilizzatore orale selettivo della transtiretina (TTR), capace di mantenerla nella sua forma nativa e di impedire la formazione di fibrille amiloidi. È definito un “near-complete stabilizer”, con oltre il 90% di stabilizzazione della proteina a livello plasmatico. Questo lo differenzia dai precedenti farmaci della stessa classe e spiega i risultati più robusti sulla sopravvivenza emersi nello studio ATTRibute-CM.

Un passo avanti anche per l’equità nella cura
La mutazione V142I è particolarmente diffusa tra le persone di origine africana o afroamericana e rappresenta una causa importante ma spesso sottodiagnosticata di amiloidosi cardiaca. Per questa ragione, l’impatto dei dati di acoramidis ha anche una valenza sociale: “Questi risultati — ha commentato Mike Lane, fondatore dell’associazione Amyloidosis Army — ridanno speranza a una comunità che ha atteso per anni un segnale concreto. La scienza, finalmente, sta colmando il divario nella cura.”