L’Università di Messina ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Giurisprudenza a Paola Cortellesi: ecco le motivazioni
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L’Università di Messina ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Giurisprudenza a Paola Cortellesi. Un riconoscimento per valorizzare “il contributo che l’artista ha saputo offrire al dibattito civile e culturale del Paese”.
Nelle motivazioni si sottolinea che “con il film ‘C’è ancora domani’, Paola Cortellesi ha affrontato con grande sensibilità temi centrali della storia repubblicana, mettendo in luce il rapporto tra diritto, società ed emancipazione femminile. Con il suo lavoro, inoltre, dimostra come il linguaggio cinematografico possa incidere sulla coscienza collettiva più di quanto riescano talvolta altri strumenti di divulgazione, parlando alle nuove generazioni con una forza empatica e una chiarezza narrativa capaci di stimolare una riflessione su temi giuridici complessi”.
Nell’Aula Magna del Rettorato, Paola Cortellesi ha tenuto una lectio sui temi portanti del suo film “C’è ancora domani”, dedicando il riconoscimento a tutta la squadra che l’ha supportata nella realizzazione della pellicola ed alle donne che stanno ancora cercando il loro valore ed il proprio spazio nel mondo.
IL CORTILE DEL RETTORATO INTITOLATO A LORENA QUARANTA E SARA CAMPANELLA, ENTRAMBE VITTIME DI FEMMINICIDIO
Subito dopo la Cerimonia, si è svolta anche l’intitolazione del Cortile del Rettorato a Lorena Quaranta e Sara Campanella, due studentesse dell’Ateneo vittime di femminicidio. I genitori delle due ragazze erano presenti già dal momento in Aula.
“Oggi il nostro Ateneo – ha detto la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari– vive una giornata che unisce cultura, memoria e responsabilità civile. I due eventi odierni non sono distinti, ma gesti che raccontano una stessa visione che vuole educare alla giustizia e alla libertà. In quest’Aula c’è la sedia della campagna di sensibilizzazione sociale contro la violenza di genere ‘Posto Occupato’, simbolo silenzioso che vale più di mille parole. Allo stesso tempo, ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi rappresenta il primo film italiano che celebra il diritto di voto alle donne; educare al diritto significa educare alla democrazia e la deposizione della scheda in quell’urna del 1946 segna un esempio di cittadinanza attiva delle donne e di forte desiderio di quella libertà che anche Lorena e Sara inseguivano nel loro cammino di vita e di studi. Oggi vogliamo fare memoria affinché anche gli studenti futuri sappiano che nella storia di questa Università ci sono state due studentesse che avevano scelto la conoscenza – una studiava Medicina e l’altra Tecniche di Laboratorio biomedico – per affrontare il mondo che gli è stato negato”.
PAOLA CORTELLESI: “SONO MOLTO EMOZIONATA. C’È ANCORA DOMANI UN VIAGGIO NEL PASSATO AFFINCHÉ RISUONASSE IN UN PRESENTE DOVE ESISTE ANCORA LA PREVARICAZIONE”
“Sono molto emozionata – ha commentato Paola Cortellesi – e desidero ringraziare la Rettrice e tutti coloro i quali hanno deciso di assegnarmi la Laurea Magistrale honoris causa in Giurisprudenza. ‘C’è ancora domani’ rappresenta un viaggio nel passato, compiuto affinché risuonasse in un presente dove esiste ancora la prevaricazione“.
E l’attrice ha rivelato: “In un libro per bambini di mia figlia ho trovato l’ispirazione per mettere in scena ciò che, con tutto il gruppo di lavoro, desideravamo. La storia di riscatto di una donna qualunque, Delia: la sua rivoluzione nasce da un profondo istinto d’amore“.
“Questo riconoscimento lo condivido con le lavoratrici e i lavoratori del nostro settore e lo dedico a tutte le donne che stanno ancora cercando il proprio spazio, la propria indipendenza e il proprio valore. Lo dedico ai ragazzi e alle ragazze che impareranno a difendere ciò che è giusto e a chiunque creda che il racconto dell’emancipazione sia un racconto che riguarda tutte e tutti noi“, ha concluso Cortellesi.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)