Ucraina, lo scoop di Bloomberg: l’americano Witkoff detta le condizioni della pace al russo Ushakov


“Prendetevi Donetsk, ma Putin deve congratularsi con Trump”: i consigli al telefono di Witkoff a Ushakov. Bloomberg ha ottenuto la registrazione della conversazione

witkoff

Possiamo sentire le voci. C’è una registrazione. Non solo soffiate, speculazioni, fonti più o meno qualificate. Bloomberg è riuscito ad ascoltare una conversazione telefonica tra l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, e Yuri Ushakov, consigliere diplomatico di Vladimir Putin. Cinque minuti per dettare letteralmente una linea di pace per l’Ucraina al di là della diplomazia ufficiale e dell’Ucraina stessa. Con Witkoff che di fatto concede alla Russia Donetsk, e che – di più – veicola la comunicazione avversaria: se volete ottenere qualcosa da Trump, dovete rabbonirlo. “Per la pace – dice a Ushakov – serve che la Russia si prenda Donetsk. E magari un bello scambio di territori”. Testuale.

La telefonata di cinque minuti è datata 14 ottobre. Witkoff è fresco del ruolo di mediatore nel cessate il fuoco a Gaza, e dispensa entusiasmo, suggerimenti di postura: “Invece del solito tono cupo, mettiamoci un po’ di speranza. L’accordo si farà”.

Il messaggio arriva forte e chiaro. E infatti Ushakov risponde pronto con la battuta da copione: “Putin si congratulerà e dirà: ‘Trump è un uomo di pace’”. Pace che però, nel piano in 28 punti spuntato a inizio novembre, assomiglia parecchio a una resa: Donetsk interamente a Mosca, zona cuscinetto smilitarizzata e riconosciuta come russa. E controllo pieno anche su Luhansk e Crimea. Le frontiere congelate. Kiev, ovviamente, non ci sta. Nel frattempo la diplomazia ha fatto passi ulteriori, ma la telefonata è una fotografia non solo del momento, ma del modus operandi americano.

La chiamata rivela anche l’ambizione di Witkoff: modellare un accordo Ucraina-Russia sulla falsariga del piano Trump da 20 punti per Gaza. E organizzare perfino i tempi delle telefonate, prima che Zelensky sbarchi alla Casa Bianca. Peccato che Kiev ricordi un dettaglio: cedere territori a un invasore non rientra nel concetto di pace, ma in quello di capitolazione.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)