A Cavalese apre la nuova mostra “Marinella Senatore. There is so much we can learn from the sun”


Al Museo Arte Contemporanea di Cavalese il 13 dicembre apre la nuova mostra “Marinella Senatore. There is so much we can learn from the sun”

Marinella Senatore

Dal 13 dicembre 2025 al 6 aprile 2026 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta There is so much we can learn from the sun, mostra personale di Marinella Senatore, artista italiana contemporanea oggi più riconosciuta a livello internazionale, capace di coinvolgere e muovere l’energia di migliaia di persone senza mai perdere quella dimensione poetica nella quale è possibile ritrovarsi come voci narranti.

Il progetto espositivo, curato da Elsa Barbieri, fa sfumare il confine tra arte e vita. «È successo anche a Cavalese, dove Marinella Senatore in ottobre ha incontrato un gruppo di abitanti, bambine, adulti, anziani, coltivando, tutti insieme, partecipazione, che è al contempo processo ed esito di un cambiamento. I due workshop, trascorsi confrontando e condividendo pensieri, idee, suggestioni, motti e ispirazioni sul senso di comunità, hanno posto l’enfasi sullo straordinario potere di emancipazione, individuale e collettiva, dell’arte. Le connessioni di questi due incontri confluiscono in un nuovo lavoro di Marinella Senatore, un collage in 9 elementi, che sarà posto al cuore di “There is so much we can learn from the sun” per raggiungere chiunque», dichiara Elsa Barbieri.

A partire dall’inedito collage, che dà il titolo alla mostra There is so much we can learn from the sun, realizzato in pieno spirito di comunità, empowerment ed emancipazione – «Come artista, il mio ruolo è quello di attivare un meccanismo l’opera – stessa – con l’intenzione di generare una forza trasformativa che nasce dall’incontro tra i suoi elementi costitutivi, raggiungendo infine lo spettatore», spiega Senatore -, le opere esposte trasformano la mostra in una straordinaria esperienza visiva, di immaginazione e di socializzazione di cui, protagonisti assoluti sono i corpi. Quello di Marinella Senatore, per esempio, nei suoi Autoritratto, uno su tela e uno scultoreo, e i nostri, come quelli delle otto milioni di persone che fino a oggi Senatore ha coinvolto nella sua pratica. Di fronte alle tele della serie Make it shine, alle sculture luminose in vetro (I Contain Multitudes), ai neon – Breathe, U Are EnoughRemember the First Time You Saw Your NameWe Rise by Lifting OthersDance First Think Later – ai collage della serie The School of Narrative Dance – Storyline e, non da ultimo, alla luminaria Alliance des corps che si aprirà sullo sfondo di Cavalese circoscrivendo nello spazio un ambiente speciale, tutti possono celebrare l’incontro e lo scambio. Ognuno di noi, ogni spettatore, non è più soltanto involucro, bensì è atteggiamento, è sviluppo del nostro essere.

La potenza della mostra, che vuole coinvolgere e muovere l’energia delle persone, animerà il museo e non solo: There is so much we can learn from the sun si sposta infatti anche all’esterno del Palazzo, per trasformare Piazzetta Rizzoli 1 in un luogo di connessione attraverso cinque grandi opere in tessuto (I Contain Multitudes) che rimandano alla tradizione dei gonfaloni, nonché ai grandi manifesti tessili dei movimenti operai e dei sindacati, e sventoleranno per l’intera durata della mostra su alti pali, realizzati da artigiani locali, con legno locale, per volere dell’artista e del museo di stringere un rapporto, ancora più profondo, con la realtà che ci circonda.

«Il lavoro che stiamo portando avanti mira a rendere il Museo d’Arte Contemporanea un luogo sempre più aperto, vissuto e capace di dialogare con la comunità. Non solo uno spazio espositivo, ma un presidio culturale che entra nella quotidianità di Cavalese e contribuisce a rafforzare la sensibilità artistica del territorio. In questo percorso di avvicinamento tra museo e cittadinanza si inserisce perfettamente l’esperienza dei workshop condotti da Marinella Senatore: un’occasione in cui persone di età e provenienze diverse hanno partecipato alla creazione dell’opera che sarà al centro della mostra, diventando parte attiva del processo artistico. È un esempio concreto di come il museo possa farsi luogo di incontro, collaborazione e crescita collettiva. Anche per questo, la nuova esposizione rappresenta un passaggio particolarmente significativo. Arriva in un momento in cui Cavalese si prepara all’appuntamento olimpico del 2026, nel quale la nostra comunità avrà un ruolo culturale di primo piano all’interno della Val di Fiemme. La mostra contribuisce quindi a consolidare l’identità del museo come realtà viva e capace di dialogare con un pubblico ampio e internazionale. Da parte mia un ringraziamento speciale va allo staff del Museo e al personale dell’amministrazione comunale, il cui impegno ha reso possibile uno degli appuntamenti più importanti nella storia del nostro museo», dichiara Fulvio Vanzo, Assessore alla Cultura del Comune di Cavalese.

Con There is so much we can learn from the sun, il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, sotto la direzione di Elsa Barbieri, si conferma ancora una volta istituzione volta all’incontro, al racconto di memorie collettive e individuali, e alla sperimentazione di una dimensione partecipativa che auspica a farci riconoscere un corpo unico. L’obiettivo è quello di rendere Cavalese – già cuore della Val di Fiemme, e ora designato centro culturale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 – un polo d’arte contemporanea di rilevanza internazionale. La mostra è realizzata dal Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese ed è promossa dal Comune di Cavalese con il sostegno di APT Fiemme Cembra, Cassa Rurale Val Di Fiemme ed Eventi Cavalesani. Si ringraziano Galleria Mazzoleni e Magnifica Comunità di Fiemme per la collaborazione.

L’iniziativa fa parte del progetto culturale di sistema, Combinazioni_caratteri sportivi, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, che si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.