Qualificazioni Mondiali 2026, Italia vince 2-0 in Moldova


L’Italia ha vinto 2-0 in Moldova nella penultima partita del Gruppo I delle qualificazioni europee ai prossimi Mondiali

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L’Italia ha vinto 2-0 in Moldova nella penultima partita del Gruppo I delle qualificazioni europee ai prossimi Mondiali. I gol sono stati segnati da Mancini al 43′ e da Pio Esposito al 48′ del secondo tempo, entrambi di testa. Domenica gli azzurri chiuderanno sfidando a Milano la Norvegia, di fatto già prima del girone e certa della partecipazione alla fase finale del Campionato del Mondo 2026. Per la Nazionale di Gattuso invece ci saranno da disputare i playoff a marzo.

AZZURRO SBIADITO MA ALLA FINE VINCENTE

Azzurro sbiadito ma alla fine vincente. L’Italia meno bella della gestione Gattuso si è comunque imposta 2-0 in Moldova, trovando due gol di testa nei minuti finali della gara e nel recupero. Quinto successo in altrettante partite per il nuovo ct. Sei di fila in tutto per la nostra Nazionale. Ma che non sono serviti a riaprire i giochi: Norvegia di fatto prima del girone e Italia costretta ai playoff per qualificarsi ai prossimi Mondiali.
Gattuso a Chisinau ha schierato una Italia con tante novità di formazione: tra gli altri Vicario in porta, Bellanova in difesa, Cristante a centrocampo e Scamacca centravanti. Esperimenti e test in vista appunto delle sfide di marzo, ma anche l’idea di risparmiare uomini per la partita di domenica con la Norvegia. Il primo posto è andato, ma battere Haaland e compagni sarebbe un risultato di prestigio. Una soddisfazione che il ct e gli azzurri probabilmente si vogliono togliere. Sfida ben diversa, quella che si giocherà a San Siro, rispetto a questa con la Moldova, in cui l’Italia ha preso il comando del gioco con un lungo possesso palla, anche se le occasioni da gol non sono state equivalenti.

Ci hanno provato Cristante e Raspadori andandoci vicini, Mancini si è letteralmente divorato la rete del vantaggio sparando alto dall’altezza del dischetto del rigore, ma alla fine del primo tempo è stato 0-0. Un rimpianto, rientrando negli spogliatoi, anche per i padroni di casa che alla mezzora hanno sprecato una ghiotta occasione.
Ritmo ancora più basso da parte dell’Italia a inizio ripresa, con gli esterni offensivi del 4-2-4 di Gattuso, ovvero Orsolini e Zaccagni, quasi impalpabili. Dagli spalti si è sentito anche qualche coro ‘Andate a lavorare’. Il ct ha quindi provato a cambiare l’inerzia della gara iniziando dalla coppia d’attacco: fuori Scamacca e Raspadori, dentro Retegui e Pio Esposito. La Nazionale azzurra ha quindi aumentato la pressione, diventando meno lenta e anche meno prevedibile grazie ai successi ingressi di Politano e Dimarco. Sono così arrivati più palloni in area per i due centravanti. E di testa l’Italia si è presa la vittoria negli ultimi minuti, anche se il primo a segnare è stato un difensore: Mancini, che in tuffo ha trovato l’angolino giusto a due minuti dallo scadere. Poi invece è andato in alto Pio Esposito e ha firmato il 2-0 nel recupero. Settima vittoria in altrettante sfide per l’Italia contro la Moldova, la statistica resta perfetta. Ma non c’è molto da festeggiare.

GATTUSO CONTRO LE CRITICHE: “IO SONO SODDISFATTO”

Io ho visto una Italia che ha giocato, è stata sempre lì. Loro non hanno mai tirato in porta. Non ci sono partite facili, e io ho cambiato tanto. Io sono molto soddisfatto, abbiamo dato anche minutaggio ai ragazzi che hanno giocato meno. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare e andiamo avanti“. La difesa dell’Italia del ct Gennaro Gattuso dopo la vittoria 2-0 in Moldova giunta solo nei minuti finali dopo una partita certamente non bella da parte degli azzurri.
La Nazionale è stata anche criticata e fischiata da qualche tifoso sugli spalti dello stadio di Chisinau. “Trovo vergognoso quanto successo, ho sentito anche cori tipo ‘Andate a lavorare’, e queste contestazioni non le accetto. Meno che mai in questo momento- ha risposto Gattuso in maniera decisa- Abbiamo vinto 6 partite in queste qualificazioni, non era mai successo, e comunque abbiamo un playoff da giocare”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)