Assolta Monia Bortolotti, la donna accusata di avere ucciso i due figli neonati


Assolta Monia Bortolotti: era accusata di avere ucciso i due figli neonati. Ma per la corte è “socialmente pericolosa” e resterà in Rems per dieci anni

monia bortolotti

Alice è morta a 4 mesi, nella sua culla, “soffocata da un rigurgito”, il fratellino Mattia, nato quando lei non c’era più, è deceduto quasi un anno dopo, per “un tragico incidente”: la madre sosteneva di essersi addormentata con il piccolo e di averlo schiacciato con il corpo. L’autopsia rivelò invece che era stato soffocato volontariamente. A distanza di tre anni da quelle terribili morti, avvenute a Pedrengo, nel novembre 2021 e nell’ottobre 2022, la madre Monia Bortolotti, oggi 29enneè stata assolta dalla Corte d’Assise di Bergamo.

LA PM AVEVA CHIESTO L’ERGASTOLO

La decisione della Corte d’Assise di Bergamo- destinata a fare discutere- è di oggi, giovedì 13 novembre, ed è giunta dopo due ore e mezza di camera di consiglio. La pm Maria Esposito, sostenendo la necessità di una nuova perizia psichiatrica, aveva richiesto invece per la 29enne l’ergastolo e sei mesi di isolamento diurno, mentre l’avvocato Luca Bosisio l’assoluzione per entrambe le morti o il proscioglimento per vizio di mente.

PER LA CORTE LA MADRE NON È IMPUTABILE, ECCO PERCHÈ

La Corte d’Assise presieduta da Patrizia Ingrascì e dal giudice a latere Andrea Guadagnino era composta da una giuria popolare in prevalenza femminile: nel suo giudizio ha prevalso la richiesta della difesa. Infatti, nel caso della prima morte, quella di Alice, si è ritenuto che l’omicidio non fosse provato: la salma riesumata era in pessimo stato di conservazione e l’autopsia non ha dato risposte certe. Per il l fratellino è stata invece ritenuta “insuperabile” la perizia dell’incidente probatorio che ha affermato la totale incapacità di intendere e di volere della donna al momento dei fatti. In estrema sintesi, la Corte ha sostenuto che Bortolotti non è imputabile, anche se, sempre in base alle valutazioni degli psichiatri, socialmente pericolosa. Per questo viene disposto che resterà in una Rems- strutture psichiatriche per le misure di sicurezza- per almeno dieci anni.

IN TRIBUNALE ASSENTE L’IMPUTATA, IL COMPAGNO E TUTTI I FAMILIARI

La donna era stata arrestata a novembre 2023 e già dall’estate del 2024 è stata trasferita dal carcere alla Rems di Castiglione delle Stiviere (Mantova). Nel giorno della sentenza, come nelle udienze precedenti, non era presente in tribunale. Così come non c’erano altri suoi familiari, né il padre dei due bambini, Cristian Zorzi e i nonni, che non si sono costituiti parti civili.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)